(04-04-09) Dopo la Medicina, nasce la Pre-Medicina
Cambia il modo di prenderci cura della nostra salute: bisogna intervenire precocemente e in modo rapido ed efficace, per proteggere il benessere cellulare e riequilibrare l?organismo, prima che la malattia si esprima definitivamente. Si tratta di una nuova strategia terapeutica, la Pre-Medicina, capace di combattere i disagi emergenti di oggi prima che si trasformino in grandi problemi di domani.
? stato questo il tema centrale del 1? Simposio Multidisciplinare Internazionale ?Le nuove sfide del ventunesimo secolo e la Pre-Medicina?, in corso a Cassis. Un?iniziativa di grande rilievo scientifico, promossa dal Ministero della Salute francese, dall?Universit? di Marsiglia, dall?Universit? di Milano e dall?Universit? di Padova. L?incontro di quest?anno dedicato al fumo ? il primo di altri sette, a cadenza annuale, in cui si affronteranno importanti disagi degli adolescenti e il ruolo della Pre-Medicina, quale nuova prospettiva terapeutica per risolverli.
?Se pensiamo che tra qualche anno questi adolescenti saranno adulti, non possiamo limitare le loro problematiche ai pediatri, agli psicologi o agli psichiatri infantili, ma dobbiamo affrontarle fin da subito con un approccio multidisciplinare, come la Pre-Medicina, in modo da anticipare le realt? mediche dei prossimi anni?, commenta Marcel Rufo, psichiatra dell?Universit? di Marsiglia tra i massimi esperti in Francia di problematiche degli adolescenti e chairman del Simposio.
?La Pre-Medicina si configura come un nuovo strumento terapeutico capace di affrontare pericoli potenziali, ma estremamente aggressivi, con strumenti innovativi, in grado di agire tempestivamente sull?origine stessa dei problemi?, spiega Luigi Allegra, responsabile dell?Unit? Operativa di Broncopneumologia del Policlinico dell?Universit? degli Studi di Milano, nonch? direttore del Dipartimento Cardiorespiratorio.
Autorevoli studiosi, ricercatori e accademici di differenti discipline e Paesi hanno fotografato la situazione allarmante dei giovani d?oggi, legata all?aumento del tabagismo in et? sempre pi? precoce. Un fenomeno preoccupante, dalle ricadute potenzialmente devastanti, come ha sottolineato Allegra, che ha puntato il dito su quella che si prospetta una vera e propria futura emergenza sanitaria.
?Il fumo sta diventando un?abitudine sempre pi? precoce, nonostante oggi se ne conoscano bene le conseguenze letali sulla salute", denuncia Allegra. "Iniziare a fumare da adolescenti, a volte addirittura in et? prepuberale, significa affrontare una soglia di rischio di neoplasia polmonare statisticamente provata a partire da 150.000 sigarette, ovvero dopo 20 pack-years, con un?incidenza di tumori maligni in et? sempre pi? giovanile, a 35 anni. Un pack-year corrisponde al numero di pacchetti al giorno, moltiplicato per gli anni di fumo?.
Ma il pericolo maggiore riguarda le ragazze. ?Il fumo ? sempre pi? un problema al femminile", continua Allegra. "Se non si verifica al pi? presto un?inversione di tendenza, tra pochi anni il numero di fumatrici superer? quello dei fumatori. Con la conseguenza che allo stereotipo del cinquantenne fumatore incallito subentra quello della fumatrice trentacinquenne, che rischia oltre ai tumori tipicamente femminili, anche il cancro al polmone con analoghe se non maggiori probabilit??.
Fonte: 1? Simposio Multidisciplinare Internazionale ?Le nuove sfide del ventunesimo secolo e la Pre-Medicina?, Cassis 2009.
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