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Le ricerche di Gerona 2005

(07-04-09) MANGIARE TANTO PESCE RIDUCE RISCHIO DI CANCRO ALLA PROSTATA




Mangiare pesce aiuta a evitare il cancro alla prostata: lo conferma uno studio della University of California di San Francisco, conclusosi recentemente e pubblicato sulla rivista “Clinical Cancer Research”.
La ricerca scientifica, coordinata da John Witte, professore di Epidemiologia all'Universit? della California, ha considerato 478 uomini sani e 466 malati di tumore alla prostata, misurando, tramite appositi questionari, quanto pesce mangiavano nell'arco di una settimana. In seguito ? stato effettuato un test genetico su tutto il campione, per capire in quali individui fosse presente la variante del gene Cox-2, normalmente rilevabile in presenza delle forme di cancro alla prostata pi? aggressive. I risultati ottenuti indicavano chiaramente che gli uomini che non mangiavano pesce, e avevano la variante del gene Cox-2, rischiavano il tumore alla prostata 5 volte pi? degli altri. Il prof.Witte dunque consiglia di consumare pesce ricco di acidi grassi omega 3 una o pi? volte alla settimana per compensare, almeno in parte, la maggior probabilit? di sviluppare un carcinoma prostatico determinato dalla variante del gene Cox-2.
Coloro che includevano il pesce nella loro dieta arrivavano a ridurre l'incidenza della neoplasia prostatica anche del 63%.
Il tumore alla prostata ? pi? comune nei paesi industrializzati dove costituisce la seconda causa di morte per malattie tumorali negli uomini. Questo tipo di incidenza ? da correlare principalmente alla dieta. Il consumo troppo frequente di carne e latticini, e quindi di grassi derivanti dalla carne, prevalentemente saturi, e calcio, aggiunto allo scarso apporto di alimenti di origine vegetale, produce eccessivi livelli di testosterone, l'ormone che essendo in grado di stimolare eccessivamente le cellule prostatiche, pu? aumentare l'incidenza tumorale.
Gli alleati della prostata non sono per? solo frutta e verdura, ma, come abbiamo visto, anche il pesce e i frutti di mare. Essi, contrariamente alla carne, contengono una buona dose di acidi grassi polinsaturi, che, oltre ad essere cardioprotettori, prevengono l'insorgenza del tumore alla prostata se il pesce ? consumato abitualmente. In particolare, quest'alimento riuscirebbe ad abbassare il rischio che si sviluppi il tipo di cancro piu' pericoloso, quello che produce metastasi. Lo rivela uno studio statunitense pubblicato su 'Cancer Epidemiology Biomarkers & Prevention', che ha preso in esame la dieta abituale di un campione molto ampio di uomini.
Katarina Augustsson, nutrizionista dell'Harvard School of Public Health di Boston, in collaborazione con il National Cancer Institute di Bethesda, ha seguito circa 48mila uomini per un periodo di 12 anni. All'inizio dello studio, dopo 4 anni e dopo 8, sono state condotte delle interviste per determinare le abitudini alimentari dei soggetti arruolati. I dati raccolti hanno rivelato che consumare pesce almeno 3 volte la settimana riduceva la probabilita' di cancro alla prostata, specialmente della forma piu' invasiva. Infatti, rispetto agli uomini che mangiavano pesce meno di 2 volte al mese, la probabilita' di questo tumore nei maschi che mangiavano pesce assiduamente risultava ridotta del 44%. Anche seppie, calamari, cozze e vongole proteggevano dal cancro alla prostata, ma non con la stessa efficacia degli altri tipi di pesce.
Le analisi, inoltre, hanno mostrato che la prevenzione era ancora piu' evidente all'aumentare del consumo giornaliero di pesce e frutti di mare, calcolato in base alla quantita' di oli contenuti. In particolare, per ogni incremento di 0,5 grammi la probabilita' di tumore con metastasi si riduceva di un ulteriore 24%. Secondo i ricercatori, dunque, l'effetto protettivo del pesce sarebbe dovuto agli oli in esso presenti. Tuttavia gli esperti non escludono che negli organismi marini vi siano anche altre sostanze, non ancora identificate, in grado di ridurre il rischio di cancro.

Fonte: italiasalute.it

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