(29-04-09) Camminare durante il travaglio facilita il parto
Le donne che mantengono una posizione eretta o camminano durante la prima fase del travaglio hanno parti pi? brevi e ricorrono meno di frequente all'anestesia epidurale rispetto alle donne che rimangono supine per l'intera durata del tempo. A sostenerlo ? un'ampia revisione sistematica pubblicata dalla prestigiosa Cochrane Collaboration che ha preso in esame un campione totale di oltre 3 mila donne arruolate in 12 differenti studi.
?Il primo stadio del travaglio risulta essere circa un'ora pi? breve nelle donne che si mantengono in posizione verticale, che camminano oppure rimangono sedute, inginocchiate e accovacciate rispetto a coloro che rimangono distese?, afferma Annemarie Lawrence del Townsend Hospital di Douglas, in Australia, prima autrice della ricerca. Dallo studio emerge anche che mantenersi in posizione verticale riduce del 17% il ricorso delle donne all'anestesia epidurale.
Gli autori dell'analisi sottolineano che nessun'altra differenza significativa ? stata osservata nelle pazienti arruolate nello studio. Mantenere una posizione eretta piuttosto che supina non ha nessuna influenza ad esempio sull'esito finale del parto o sulla durata della seconda fase del travaglio.
?Con l'avanzare degli stadi del parto le donne tendono generalmente a prediligere posizioni differenti?, sostengono gli autori, e il medico ha il dovere di assecondare qualsiasi loro preferenza, cercando di incoraggiare tuttavia le future mamme a non assumere una posizione supina per l'intera durata del parto e a compiere magari due passi quando le contrazioni uterine si fanno pi? insistenti e regolari, condizione caratteristica del primo stadio del travaglio.
Fonte: Lawrence A et al. Maternal positions and mobility during first stage labour. Cochrane Database of Systematic Reviews 2009; 2: DOI: 10.1002/14651858.CD003934.pub2.
stefano massarelli (Yahoo! Salute)
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