(30-04-09) Alcol: ragazzi italiani sempre pi? in cerca di sballo
Nove ragazzi su 10 bevono in discoteca o nei pub durante il weekend e molti, troppi, alla ricerca di uno sballo a basso costo. Un?esperienza che coinvolge il 64,8% dei ragazzi e il 34% delle ragazze con un allarmante picco per i minorenni: il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze che bevono sino ad ubriacarsi ha meno di 18 anni. Un numero superiore rispetto ai 19-24enni che si ubriacano (il 19% dei maschi ed il 9% delle femmine) e dei meno giovani, quelli oltre i 25 anni di et? (il 7,5% dei maschi ed il 5,5% delle femmine) tra cui si registra la pi? elevata percentuale di sobri, quasi a dimostrare che con l?et? si mette giudizio.
I ragazzi bevono in media 4 bicchieri di alcol, 3 le ragazze. Gli under 18 fanno registrare addirittura un record in questa cattiva abitudine: 4 bicchieri e mezzo i maschi, inaspettatamente 6 le femmine. Aumentano di pari passo i policonsumatori, coloro cio? che in una sola serata bevono birra, whisky, gin e tequila, insomma bevande ad alta gradazione. Senza disdegnare il vino, che torna di moda nello sballo del sabato sera, scelto soprattutto dalle giovanissime. Colpa dell?accresciuta disponibilit? e accessibilit? delle bevande alcoliche da parte dei giovani, complici l?abbassamento dei prezzi nelle occasioni di happy hours, la pubblicit? e le strategie di marketing. E? questa la fotografia dell?uso e abuso di alcol tra i giovani scattata, per il terzo anno consecutivo, dalla ricerca "Il Pilota" dall?Osservatorio Nazionale Alcol del CNESPS dell'ISS nel decennale delle attivit? istituzionali e presentata in occasione dell'Alcohol Prevention Day 2009.
"Mai cos? tanti i giovani sedotti dall'alcol", afferma Emanuele Scafato, Direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol, del Centro Oms per la Ricerca sull'Alcol e Presidente della Societ? Italiana di Alcologia. "L?86% dei ragazzi e delle ragazze che frequentano i luoghi di aggregazione giovanile come discoteche e pub consuma bevande alcoliche in maniera pressoch? esclusiva il sabato sera alla ricerca di un senso di ebbrezza, di ubriachezza. E non lo fa certo per caso, ma dietro pressione della societ? e, soprattutto, davanti ad un?irresistibile seduzione pubblicitaria. Un mix strategico che contribuisce a creare un bisogno, a trasformarlo in un valore e a rendere pi? accessibile e conveniente ai giovanissimi acquistare prodotti meno cari, facendoli apparire accattivanti e seducenti".
L?accresciuta disponibilit? di bevande alcoliche per i giovani in Italia e l?effetto della persuasione e seduzione pubblicitaria sono argomenti per i quali sono state fornite evidenze scientifiche dal RAND Institute su incarico della Commissione Europea e dallo Science Group dell'European Alcohol and Health Forum istituito a livello europeo per l'implementazione della Community Strategy on Alcohol. "E' oggi dimostrato", spiega Scafato, "che i giovani sono soggetti a pressioni al bere sollecitate da modalit? e contenuti della pubblicit? delle bevande alcoliche che da anni la Consulta Nazionale Alcol ha evidenziato essere non adeguatamente regolamentata in Italia come riportato nella Relazione al Parlamento da parte del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. E' anche stato dimostrato che la disponibilit? e l'accessibilit? delle bevande alcoliche ? fortemente aumentata in Italia per i giovani mentre ? rimasta pressoch? inalterata per gli adulti. Questi due fenomeni di natura commerciale ed economica contribuiscono a consolidare tutte le bevande alcoliche come principale fattore di rischio, di malattia, di mortalit? e di disabilit? per i giovani italiani, vittime inesperte di un sistema sociale, familiare e culturale che ha perso i livelli passati di controllo formale ed informale e che non tutela e non protegge adeguatamente le persone dai rischi alcol-correlati".
"Entro i prossimi anni", afferma Jurgen Rehm del Centre for Addiction and Mental Health della Toronto University, "l'alcol alla guida rappresenter? dopo il cancro la principale causa evitabile di disabilit?, morbilit? e mortalit? prematura in Italia. Se l?alcol ? risultato causa nel 2004 del 5,3% e del 2,3% della mortalit?, rispettivamente per maschi e femmine, va anche detto che l?alcol ? responsabile di un carico di malattia nella popolazione italiana pari al 7,1% e al 3,2% del totale degli anni di vita persi a causa di disabilit?, morte prematura e malattia cronica (nell?ordine: cancro, incidenti e cirrosi epatica)".
Fonte: Ufficio stampa ISS 2009.
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione