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(16-03-06) INDAGINE SUGLI ERRORI A TAVOLA, UN ITALIANO SU 10 MANGIA BENE



ROMA - E' il Trentino Alto Adige la Regione pi? magra d'Italia e all'estremo opposto c'? la Sicilia con la maggior percentuale di obesi. E' il risultato di un anno di osservazione delle abitudini alimentari di un campione di oltre 10 mila soggetti rappresentativi della popolazione italiana, che hanno risposto ai questionari raccolti da medici e pediatri di famiglia che costituiscono l'Osservatorio Grana Padano, nato un anno fa in collaborazione con la SIMG (Societ? italiana dei medici di medicina generale) e la FIMP (Federazione italiana dei medici pediatri).

Il 14 per cento della popolazione italiana, sia nell'et? pediatrica che in quella adulta, ? obesa. La fascia pi? colpita dall'obesit?, in et? pediatrica, ? quella compresa tra i 7 e i 10 anni con un 17 per cento della popolazione italiana. Tutte le regioni del Sud si posizionano sopra la media nazionale e in Sicilia, si registra quasi un 19 per cento di obesi tra la popolazione. Il Trentino Alto Adige vince la targa di Regione pi? magra d'Italia (5,3 per cento di obesi sulla popolazione).

Se si considera assieme all obesit? anche il sovrappeso, si scopre che circa la met? degli adulti ed un terzo dei bambini ne soffrono, con, anche in questo caso, picchi nel Sud d'Italia dove 42 per cento dei bambini e addirittura il 57 per cento degli adulti sono soggetti ad un eccesso di peso. "L'eccesso ponderale e l'obesit?, una volta consolidati, sono difficili da correggere e, se compaiono durante l'infanzia, tendono a persistere nell'adolescenza e in et? adulta. Va ricordato, inoltre, che pi? del 60 per cento dei bambini in sovrappeso possiede almeno un fattore di rischio addizionale per malattie cardiovascolari, ipertensione, iperlipidemia e diabete", afferma Claudio Maffeis, Docente di Pediatria presso l Universit? degli Studi di Verona, membro del Board etico-scientifico dell'Osservatorio.

A TAVOLA IN REGOLA SOLO UN ITALIANO SI 10. Sono 5 le porzioni al giorno di frutta e verdura da consumare. Mediamente si arriva a superare di poco le 3 porzioni. Al Lazio spetta la maglia rosa con 4,4 porzioni al giorno, il risultato che pi? si avvicina alla regola. Nel sud il consumo di vegetali risulta paradossalmente, sotto la media nazionale. Si evidenziano alcune preferenze che spiccano in modo particolare, ad esempio al Nord si preferisce la lattuga, al Sud broccoli e melanzane. "Consumando 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, quest'ultima meglio cruda o cotta a vapore, e scegliendo 5 prodotti di colore diverso, si garantisce all'organismo un'assunzione variegata dei nutrienti. Va ricordato, inoltre che per beneficiare al meglio dei vantaggi che i vegetali offrono, ? necessario consumarli freschi e in stagione in quanto in queste condizioni forniscono il massimo delle propriet? nutritive", consiglia Davide Festi, Ordinario di Gastroenterologia presso l'Universit? degli Studi di Bologna e membro del board etico-scientifico dell'Osservatorio.

POCHI LEGUMI, POCO LATTE, POCO CALCIO. Circa 17,5 per cento dei bambini e il 7,6 per cento degli adulti riferisce di non mangiare mai legumi. Per quanto riguarda il latte, l' analisi dei dati dell'Osservatorio evidenzia la tendenza ad un basso consumo: l'8 per cento dei bambini e il 15 per cento degli adulti non beve latte per chi ne beve risulta comunque difficile raggiungere la quantit? di un bicchiere al giorno (125 ml), solo il 13 per cento degli adulti e il 6 per cento dei bambini arriva a consumarne la dose raccomandata di almeno 2 bicchieri al giorno(250 ml). I dati evidenziano un basso introito di calcio in tutta la popolazione italiana a partire dall'infanzia: dai 3 ai 6 anni se ne assume solo la met? del fabbisogno giornaliero (400 milligrammi circa contro il fabbisogno di 800 mg), dai 7 a 10 anni il fabbisogno giornaliero sale a circa 1.000 mg ma l assunzione di calcio rimane invariata.

PESCE, MEGLIO AL SUD. Dagli alimenti ai nutrienti: omega 3 e calcio. Le regioni del sud Italia si distinguono per il consumo di pesce raggiungendo mediamente le 3 porzioni settimanali, contro le due delle regioni del nord.

Fonte: ansa.it

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