(13-05-09) Insulina prandiale e basale alla pari
Trattare i sopravvissuti diabetici a un infarto miocardico con strategia insulinica prandiale o basale porta agli stessi livelli di HbA1c, senza alcuna differenza nel rischio di eventi cardiovascolari. Fra i soggetti con diabete di tipo 2, quelli con un'anamnesi di infarto presentano un rischio particolarmente elevato di ulteriori eventi cardiovascolari.
La maggior prevalenza dei classici fattori di rischio
cardiovascolare in questi soggetti spiega solamente in parte l'incremento del rischio cardiovascolare associato al diabete. L'iperglicemia cronica incrementa questo rischio, e quella postprandiale ? stata associata alle malattie cardiovascolari indipendentemente dall'HbA1c o dalla glicemia a digiuno.
Nessuno dei 2 regimi insulinici proposti tuttavia, risulta pienamente
soddisfacente nel raggiungere i livelli glicemici prefissati. Sarebbe
interessante verificare se i risultati sarebbero gli stessi aggiungendo altri farmaci ipoglicemizzanti al regime, oppure con nuovi farmaci che riducono pi? efficacemente la glicemia postprandiale, come gli agonisti del GLP-1 o i DPP-4-inibitori.
Bench? non sia ancora certo se l'iperglicemia postprandiale sia
davvero un fattore di rischio di malattie cardiovascolari, probabilmente
implementare nella pratica clinica strategie volte a diminuirla sarebbe una buona scelta terapeutica, in quanto sembra il miglior approccio per raggiungere i valori raccomandati di HbA1c, il che ? sempre positivo per il paziente.
Diabetes Care. 2009; 32: 381-6 e 521-2
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