(15-05-09) Sport non per tutti
La risposta a chi lamenta mal di schiena ? piuttosto
ricorrente: ?Fai dello sport?. Ma la soluzione a tutti i mali (della schiena)
non sembra essere esattamente questa, stando a una revisione scientifica condotta dall?Unit? Operativa di Riabilitazione Neuromotoria Specialistica dell?IRCCS Fondazione Maugeri. Infatti, la lombalgia, il mal di schiena che colpisce pi? frequentemente, interessa il 40% della popolazione generale che ha superato i 25 anni, ma tra gli sportivi rappresenta il 10-15% di tutte le lesioni che si verificano a livello agonistico.
Errori da evitare
?Non esiste uno sport che fa bene alla schiena - spiega Marco Monticone, primario dell?UO della Fondazione Maugeri. - Se l'esercizio fisico aiuta ad avere una colonna vertebrale sana, ? anche vero che l?attivit? sportiva pu? addirittura aggravare il rischio di lombalgia?. E le cause possono essere ricercate in una scarsa
preparazione allo sforzo: come un insufficiente riscaldamento generale e specifico, un?inadeguata esecuzione degli esercizi di defaticamento al termine di ogni allenamento, o uno scarso recupero tra un allenamento e l'altro. Gli esperti distinguono il sovraccarico funzionale che interessa la schiena e causa di dolori lombari in tre tipologie. Pu?, infatti, verificarsi un sovraccarico da fatica, quando i continui movimenti di flesso-estensione e torsione sono la causa di microtraumi ripetitivi che spesso vengono aggravati da periodi di recupero non adeguati tra uno sforzo e l?altro. Oppure, il sovraccarico pu? essere dovuto a carico supermassimale, che si verifica per esaurimento della forza muscolare, quando, per sopportare il carico, si utilizzano improvvisamente le strutture ossee, tendinee e capsulari del rachide, che pu?
andare, quindi, incontro a cedimenti strutturali. Infine pu? verificarsi anche un sovraccarico involontario, causato da un errore tecnico, cadute o collisioni accidentali, o anche solo da una cattiva forma fisica.
Falsi miti
Pi? in generale la lombalgia sportiva si sviluppa quando l?atleta non ? adatto alle situazioni richieste, quando il gesto sportivo risulta scorretto, quando il lavoro sulla colonna comporta carichi, tensioni o resistenze che non riflettono la sua fisiologia.
Oppure quando ci sono anomalie morfologiche, congenite o
acquisite, che alterano l?equilibrio meccanico e funzionale della colonna. ?Lo sport ha effetti contraddittori sul rachide lombare - ribadisce Monticone - da un lato rinforza le masse e l?elasticit? muscolare, con un effetto ammortizzante sulle strutture discali, dall?altro i microtraumi ripetuti della pratica sportiva possono risultare nocivi?. In particolare ci? accade negli sport da contatto come calcio, rugby, hockey, pallanuoto, pallavolo e pallacanestro. Ma si registra un?alta frequenza anche in altri sport insospettabili, come il ciclismo: nella posizione di corsa il rachide ? in ipercifosi dorso-lombare, con aumento della pressione sui dischi intervertebrali. Nel tennis: i dolori lombari sono causati da overuse e da iperestensioni ripetute unite a movimenti rotazionali. Nel nuoto: anche se generalmente consigliato a chi soffre di lombalgia, con l?eccessiva pratica accelera i fenomeni degenerativi e lo stress maggiore si riscontra nella fase di tuffo e nel sovraccarico dato da estensioni e rotazioni del tronco.
Nello sci: la posizione flessa, forzata e prolungata, durante la discesa pu? essere correlata a lombalgia, e pu? favorire la cascata degenerativa della colonna.
Nel golf: i golfisti professionisti soffrono pi? di altri atleti di algie
vertebrali, le lesioni lombari sono dovute alle forze di compressione e
rotazione generate dallo swing (tipico movimento del golf). Gli atleti
professionisti non possono certo non tenere conto di questi rischi, ne va della loro attivit? agonista, per tutti gli altri, soprattutto in caso di comparsa di dolore occorre sempre una valutazione medica del problema e un conseguente intervento terapeutico mirato. Il solo sport pu? non bastare, o magari peggiorare il dolore.
Simona Zazzetta
Fonti
Comunicato stampa. Sportivi:
attenti al mal di schiena. Fondazione Salvatore Maugeri. 22 aprile 2009
dica33
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