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Le ricerche di Gerona 2005

(22-05-09) Troppe promesse in etichetta





Che l?arancia spremuta ogni mattina aiuti a
prevenire il raffreddore lo dicono gli esperti, lo dicono fonti scientifiche,
lo dicono le nonne. Che sull?etichetta del succo di arancia confezionato,
venduto al supermercato ci possa essere scritta la stessa cosa ? tutto da vedere. A stabilire questo serve, oltre a molte altre cose, l?attivit? di
controllo e valutazione dell?Autorit? per la sicurezza alimentare europea
(European Food Safety Authority ? EFSA). L?ente ha il compito di valutare i rischi relativi alla sicurezza alimentare, esistenti o emergenti, e di far rispettare la regolamentazione europea 1924/2006, relativa alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite dai messaggi sui prodotti alimentari, che devono essere chiare e corroborate da argomentazioni scientifiche.


Indicazioni non veritiere
A tal fine, ai sensi del paragrafo 5 dell?articolo
13, vengono verificate le argomentazioni scientifiche fornite dall?azienda
richiedente per giustificare l?utilizzo delle indicazioni nutrizionali, che
possono essere gi? usate o il cui utilizzo ? proposto dal richiedente. Queste informazioni servono da base per la Commissione europea e per gli Stati membri, cui spetta decidere se autorizzare le indicazioni nutrizionali sugli alimenti etichettati e pubblicizzati. In pratica, raccoglie, valuta, approva o disapprova diciture, etichette e claim sui prodotti alimentari esprimendo pareri in merito. Nel 2008 la Commissione ha fornito all?EFSA 2870 indicazioni sulla salute da valutare che nel 2009 sono diventate 4185. I primi dati emersi evidenziano un certo grado di libert? e fantasia del marketing aziendale, che
in molti casi presenta al consumatore indicazioni non supportate da evidenze scientifiche: i pareri siglati dall?EFSA sulle prime 57 etichette esaminate ne bocciano l?81% e la motivazione che ricorre ? che non ? stato possibile stabilire una relazione causa-effetto tra il consumo dell?alimento e il beneficio dichiarato in etichetta. La conclusione seguiva il riesame degli studi pubblicati o meno, a volte nemmeno presentati a volte del tutto assenti.
Tra i prodotti con dicitura respinta c?? la barretta di cioccolato e latte che ?aiuta la crescita?, i latticini che favoriscono un ?peso corporeo ottimale? nei bambini e negli adolescenti, l?acqua minerale che promette di ridurre la glicemia, e il mirtillo rosso che dovrebbe aiutare a ridurre le infezioni urinarie delle donne. Respinta anche la promessa di diminuire le coliche nella fascia di et? compresa tra 6 e 12 mesi su alimenti per l?infanzia, di ?latticini che aiutano la salute dentale?, ?le pastiglie di semi di lino e di soia che riducono il rischio osteoporosi? e i ?fichi d'India che migliorano il colesterolo?. Il parere resta comunque reversibile qualora l?azienda presentasse nuova documentazione scientifica.

Claims promossi
Superano, invece, l?esame dell?EFSA le etichette di yogurt arricchiti con esteri di stanolo vegetale (fitosteroli) che afferma la riduzione del livello di colesterolo nel sangue, supportata da 71 studi clinici e ha confermato l?efficacia dello yogurt nel ridurre del 10% circa il colesterolo LDL. Anche la frase delle gomme da masticare a base di xilitolo che riducono la carie ? stata ritenuto valida.
Passano anche le diciture che rimandano ai benefici apportati
dalla sostanza aggiunta al prodotto, per esempio qualche vitamina, sale
minerale o acido grasso, i cui effetti sono innegabili. Il gruppo di esperti
dell?EFSA impegnati sui prodotti dietetici, alimentazione e allergie, sta
esaminando anche le indicazioni di tipo nutrizionale che comprendono scritte relative all?aspetto nutrizionale (?ridotto tenore di zucchero?, ?ridotto tenore di sale?, ?poche calorie?, ?senza grassi? non collegate a patologie o alla crescita dei bambini). Il regolamento impone limiti molto severi per l?adozione di simili frasi e anche di parole come ?leggero? o ?light?. Quando il lavoro sar? finito nei vari paesi dell?UE dovrebbero finalmente sparire le etichette e anche i messaggi pubblicitari ingannevoli. Per il momento bisogna
essere consapevoli che le promesse in etichetta potrebbero essere equiparabili a quelle del marinaio.

Simona Zazzetta

Fonti:
European Food Safety Authority
? EFSA
Tabella Riassuntiva dei pareri (HelpConsumatori)
dica33

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