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Le ricerche di Gerona 2005

(03-06-09) Garattini, pandemie ipotetiche ci fanno dimenticare morti quotidiane per fumo




Milano - "Facciamo un gran chiasso per ipotetiche
pandemie, come l'influenza aviaria o quella suina, e non ci occupiamo dei morti di tutti i giorni, come le vittime del fumo". Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, non ha dubbi:
"Abbiamo una percezione sbagliata dei rischi. Ci preoccupiamo tanto per quei fenomeni che colpiscono di pi? il nostro immaginario. E non siamo consapevoli del fatto che il fumo continua ad affascinare i nostri giovani, e finir? per mietere ancora vittime".
Per il farmacologo, intervenuto oggi a Milano a un
incontro organizzato dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt)
provinciale, ? ora di riflettere sui motivi che portano le campagne anti-fumo al fallimento. "Una cosa appare chiara: finch? i medici, i divi dello
spettacolo o i campioni dello sport si fanno vedere con una sigaretta in mano, ? difficile dire ai giovani di non fumare". Un'impresa tanto pi? ardua considerato l''effetto gregge', il fenomeno che spinge i ragazzi nel tunnel della dipendenza solo per sentirsi parte del branco.In Italia, ribadisce lo scienziato, qualcosa non ha funzionato: "Oggi la percentuale di fumatori italiani corrisponde al 25,4% della popolazione. Se pensiamo che negli Usa e in molti Paesi del Nord Europa siamo ormai intorno al 20%, e in Svezia addirittura al 19%, ci rendiamo conto di quanto diventa urgente l'adozione di misure drastiche". Secondo Garattini, l'ideale sarebbe un pacchetto di interventi differenziati, per colpire il pi? alto numero di persone. "C'? chi ? pi? sensibile alle immagini, chi ai messaggi scritti. Anche se credo che ormai i fumatori siano assuefatti agli avvertimenti che leggono sui pacchetti". Sempre valido, per l'esperto, l'aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette, "perch?
salendo a 5 euro i fumatori diminuirebbero del 6%". Bene anche l'allargamento delle aree 'no smoking', "dai parchi alle spiagge, passando per gli stadi". Non solo: "E' giusto anche che il Servizio sanitario nazionale valuti la possibilit? di rimborsare i farmaci per la disassuefazione, visto che ridurre il numero di tabagisti automaticamente abbatte le spese per le patologie fumo-
correlate". Garattini lancia infine un appello a psicologi e sociologi:
"Aiutateci a capire come fare per agire sul 'fenomeno gregge', quello spirito di emulazione e senso di appartenenza che spinge i giovani nella rete del vizio".

Fonte: univadis.it

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