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Le ricerche di Gerona 2005

(08-06-09) Diabete e scompenso cardiaco: una relazione pericolosa




Che diabete e malattie cardiovascolari siano strettamente collegati tra loro non ? un mistero. Anzi, sono molteplici le dimostrazioni del ruolo che il diabete con glicemia fuori controllo - "tecnicamente", con emoglobina glicata (HbAc1) stabilmente superiore al 7% - ha nel rischio di andare incontro a disturbi cardiaci come angina, coronaropatia, infarto o a ictus.

Ora, i risultati preliminari dello Studio DYDA (Left ventricular DYsfunction in DiAbetes), promosso dai Centri Studio dell?Associazione Medici Diabetologi (AMD) e dell?Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), presentati in anteprima al XVII Congresso nazionale AMD svoltosi a Rimini, hanno decretato che il nemico pi? subdolo per il cuore diabetico non ? l?infarto, ma lo scompenso cardiaco. Una forma di malattia cardiaca in grande espansione, che di fatto ? la prima causa di mortalit? nel nostro Paese (pi? di 270 i morti al giorno) e rappresenta il maggior costo in assoluto per degenza ospedaliera: oltre 600 milioni di euro ogni anno, con pi? di 500 ricoveri al giorno.

I ricercatori di AMD e ANMCO hanno infatti messo in evidenza, in uno studio epidemiologico, che 1 persona con diabete su 2 mostra segni ecocardiografici di disfunzione ventricolare sinistra, la porta d?ingresso nello scompenso cardiaco, senza mostrare alcun sintomo o aver manifestato precedentemente alcun disturbo cardiaco.

?Abbiamo visitato 960 persone con diabete e abbiamo scoperto che circa il 50% di loro mostrava disfunzione ventricolare sinistra, l?anticamera dello scompenso cardiaco,? ha detto Marco Comaschi, coordinatore, insieme a Carlo Giorda e Mario Velussi, dello studio per conto del Centro studi AMD. ?Non solo. Abbiamo visto che peggiore ? il controllo della glicemia, maggiore ? il rischio di scompenso cardiaco, e che il rischio aumenta al crescere di sovrappeso, circonferenza della vita e ridotta attivit? fisica, ciascuno considerato un fattore di rischio assolutamente indipendente,? ha proseguito.

Lo studio DYDA, iniziato nel 2007, intende valutare proprio il rapporto tra diabete e scompenso cardiaco e quali siano le condizioni associate alla comparsa di questa grave complicanza cardiovascolare in chi gi? soffre di diabete, cio? oltre 4 milioni di Italiani. I risultati definitivi sono attesi per il 2011.

Fonte: Ufficio stampa Associazione Medici Diabetologi

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