(15-06-09) Adolescenti italiani a rischio alcolismo e obesit
Troppi hanno uno stile di vita sbagliato: fondamentale prevenire educando la famiglia
MILANO - Cadono davvero le braccia a guardare la fotografia dei nostri adolescenti, scattata dai pediatri della Societ? Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale riunitisi per il Congresso nazionale, a Siena Perch? non ? proprio l'istantanea di una giovent? che scoppia di salute: un adolescente su tre ? sovrappeso, uno su quattro beve alcol ogni giorno. Colpa di abitudini sbagliate e stili di vita poco sani, ma forse un po' anche dei genitori che non li hanno saputi educare.
ALCOL ? Fa impressione soprattutto pensare a quindicenni che gi? si scolano un drink al giorno. ?In Italia a livello generale i consumi di alcol sono diminuiti. Ma se si va a guardare cosa succede nella fascia d'et? fra gli 11 e i 18 anni, la tendenza si inverte rispetto agli adulti e l'abitudine all'alcol risulta in crescita ? spiega Giuseppe di Mauro, presidente SIPPS ?. Infatti il 25 per cento dei ragazzini con meno di 15 anni beve due o pi? unit? alcoliche al giorno e lo fa addirittura il 35 per cento delle ragazzine; pure l'et? del primo assaggio si ? abbassata rispetto agli anni scorsi. Inoltre, non stiamo parlando di consumo di vino o birra, ma di cocktail e aperitivi bevuti al pub da ragazzini che spesso non sono neanche arrivati all'et? dell'adolescenza?. In quei mix per? ci sono superalcolici che fanno male agli adulti, figuriamoci a
un dodicenne. ?Oltre ai rischi per la salute vanno considerati anche i pericoli a lungo termine, non meno gravi ? aggiunge il pediatra ?. Cominciare a bere molto presto significa abituarsi a farlo: ragazzini che bevono regolarmente saranno adulti che cederanno pi? facilmente all'alcol?. Secondo i dati raccolti dalla SIPPS l'alcol fra gli adolescenti ? davvero una piaga sociale, ma soprattutto ? la spia di un disagio dei giovanissimi a cui evidentemente non si riesce a dare una risposta efficace: ?Gli adolescenti assumono spesso comportamenti a rischio a causa di difficolt? personali, in un'et? complicata
per definizione: l'alcol, ad esempio, ? pi? diffuso fra i figli di genitori
separati ? osserva di Mauro ?. A questa et? la prevenzione non deve riguardare le malattie, perch? raramente gli adolescenti si ammalano: genitori e pediatri, invece, devono intercettare segni premonitori del disagio e dare ai ragazzini messaggi di educazione a stili di vita corretti?.
OBESI ? L'abitudine precoce all'alcol infatti non ? la sola ?malattia? degli adolescenti italiani. I chili di troppo sono l'altro grande problema degli under 18: ?In alcune Regioni italiane gli adolescenti sovrappeso sono addirittura uno su due e gli obesi uno su quattro. Ma se un ragazzino ? obeso ? difficilissimo che nella sua famiglia
siano tutti magri ? puntualizza il pediatra ?. Nel 70-80 per cento dei casi c'? almeno un parente stretto obeso; un bimbo che ha un genitore obeso rischia tre volte di pi? della norma di diventarlo a sua volta, se mamma e pap? sono entrambi obesi la probabilit? decuplica. Questo significa che se vogliamo davvero cambiare il destino di questi adolescenti bisogna agire su tutta la famiglia: se voglio curare un bimbo sovrappeso, difficilmente ci riuscir? senza
intervenire modificando lo stile di vita dei suoi genitori?. In fondo gli
esempi che si hanno sotto gli occhi tutti i giorni sono pi? forti di mille
parole, nel bene e nel male: ?Dobbiamo insegnare ai figli uno stile di vita sano, in tutti i sensi. Ma se siamo noi i primi a bere senza moderazione, mangiare a quattro palmenti e stare ore di fronte alla TV, ? difficile pretendere che i nostri figli possano comportarsi diversamente. Anche i pediatri possono fare molto per instaurare con le famiglie un'alleanza di reale prevenzione: ? l'unico modo per scongiurare il diffondersi delle ?epidemie? di
alcolismo e obesit? fra i giovanissimi, che chiederanno un prezzo da pagare molto salato quando queste nuove generazioni saranno diventate adulte?, conclude il pediatra.
Elena Meli
Fonte: CORRIERE.IT
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