(31-08-09) Nuovo piano di monitoraggio del consumo di alcol
Con il Piano di monitoraggio alcol e salute messo a punto dal ministero del
Welfare le Regioni avranno un controllo capillare e immediato anche grazie
all'utilizzo incrociato di banche dati e anagrafi degli alcolisti. Secondo
l'Istat a rischio sono circa 8,5 milioni di italiani. A parlarne ? Sanit? del
Sole 24 Ore.
?I rischi maggiori per consumo di alcol - informa Sanit? - si corrono a Nord
(ma la Regione con la percentuale pi? alta ? il Molise), nei comuni con meno di2.000 abitanti (col 30%, contro il 25% circa dei comuni pi? grandi fino a 10.000 abitanti e il livello pi? basso del 18% nelle periferie delle aree
metropolitane). Chi ha comportamenti maggiormente a rischio sono gli
ultrasessantacinquenni con diploma di licenza media (50%). Il passaggio a un diverso modello di consumo ? pi? evidente tra i giovani di 18-24 anni: tra il 1998 e il 2008 i maschi in questa fascia di et? che consumano alcol tutti i giorni sono passati dal 22,4% al 16,2%; quelli che consumano in modo occasionale dal 57,4 al 62,9%; i consumatori fuori pasto dal 39,9 al 49,4%?.
?Le fasce di popolazione in cui i comportamenti a rischio sono pi? diffusi
sono - elenca l'articolo - gli anziani over 65 (il 46% degli uomini, l'11,2%
delle donne), per un totale di 3,37 milioni; i giovani di 18-24 anni (23,7%
maschi, 6,8% femmine), per un totale di 643mila; i minori di 11-17 anni (18,2% maschi e 12,2% femmine), pari a 635mila persone. Dal punto di vista territoriale i comportamenti a rischio sono pi? diffusi a Nord-Est. Un pi? elevato livello di istruzione comporta riduzioni significative nell'esposizione al rischio per gli uomini, mentre per le donne la relazione con l'istruzione ? opposta, cio? aumenta all'aumentare del titolo di studio. Per le giovani adulte di 25-44 anni cresce con il titolo di studio in particolare il binge drinking.
Per le donne sopra i 45 anni crescono con il titolo di studio tutti i
comportamenti a rischio?.
Fonte: edott.it
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