(08-09-09) Alcol, fibrillazione, flutter
Differenti studi di coorte e di popolazione, pi? volte ripresi e rielaborati
da differenti punti d?osservazione, non hanno rilevato alcuna associazione tra il consumo d?alcol e il rischio di fibrillazione atriale (Framingham Heart Study, Manitoba Follow-up Study, Multifactor Primary Prevention Study, Renfrew/Paisley Study).
In altri studi, addirittura, si evidenziava un effetto protettivo del consumo dell?alcol verso il rischio di fibrillazione atriale e tale effetto sembrava seguire un andamento dose-dipendente (Cardiovascular Health Study).
Nessuno di questi studi aveva, per?, preso in considerazione le abitudini dei bevitori osservati o i diversi tipi di bevande alcoliche.
Consumi danesi DOC
In Danimarca le relazioni tra dieta e salute di un ampio campione di
popolazione sono state studiate nell?ambito del Danish Diet, Cancer, and Health Study (DDCH Study).
Su 47.949 soggetti (et? media 56 anni) isolati dal totale dei partecipanti al DDCH (dal dicembre 1993 al maggio 1997 circa 60.000) sono stati estrapolati i dati relativi al consumo di alcol ed ? stato calcolato il rischio relativo di fibrillazione atriale e flutter. Tramite un?analisi prospettica con un follow-up della durata media di 5.7 anni si ? isolato un ultimo gruppo di 556 soggetti (374 maschi e 182 femmine) che, nel corso dell?indagine, avevano manifestato disordini del ritmo cardiaco del tipo fibrillazione atriale o flutter. La media dei consumi di alcol per persona al giorno era rispettivamente: 28.2+/-25g per gli uomini e 13.9+/-15g per le donne.
Dopo l?aggiustamento dei dati, considerando i fattori di rischio
prestabiliti, si restringeva il gruppo di osservazione ad una coorte che
comprendeva i soli residenti della contea danese di Aarhus.
Il riscontro di fibrillazione atriale o flutter veniva riportato dai registri
nazionali e nel 1999 il gruppo si restringeva ulteriormente. In particolare, secondo tali registri, su un totale di 116 soggetti con diagnosi presunta di fibrillazione atriale o flutter si arrivava, infine, a 112 soggetti con diagnosi confermata dall?Holter. Tra questi ultimi: nel 92% dei casi si riscontrava fibrillazione atriale; nel 3% si riscontravano sia la fibrillazione atriale, sia il flutter e nel 5% si riscontrava solo il flutter.
Uomini, donne, alcol e cuore
A parte la complessit? dell?analisi, al termine del follow-up si ? potuto
evidenziare che il consumo di alcol era associato ad un incremento del rischio di sviluppare un disordine di tipo fibrillazione o flutter nei maschi.
Ma, nelle femmine, un moderato consumo di alcol non appariva correlabile al flutter o alla fibrillazione.
In aggiunta, il lungo programma d?osservazione, ha permesso di applicare strumenti educativi di diverso genere allo scopo di fornire indicazioni e raccomandazioni sui consumi dell?alcol. E questi avvertimenti sono stati puntualmente ignorati.
Patrizia Maria Gatti
Fonte: Lars Frost and Peter Vestergaard. Alcohol and Risk of Atrial Fibrillation or llutter A Cohort Study. Arch Intern Med, 2004; 164:1993-98)
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