(09-09-09) Influenza A, ? scontro sul vaccino

Il vertice a Palazzo Chigi ha deciso per l'apertura regolare delle scuole,
rinviare avrebbe costi proibitivi. Si prepara il vaccino, ma non tutti sono
disposti a credere alla sua efficacia fino a che non venga testato. Ne parlano tutti i quotidiani nazionali.

?La federazione dei medici pediatri - precisa il presidente della Fimp,
Giuseppe Mele, nel tentativo di smentire gli articoli di ieri - ha detto di
condividere le raccomandazioni dell'Oms. E posticipare l'avvio dell'anno
scolastico al momento non avrebbe alcun effetto, a meno di considerare
l'apertura delle scuole una variabile a data da destinarsi. Del resto, negli altri paesi, anche i pi? colpiti come Usa e Gran Bretagna, le scuole
riapriranno come al solito. In un documento l'Oms spiega che la chiusura degli istituti nelle prime fasi di un'epidemia si ? rivelata efficace nel ridurre la trasmissione del virus nelle scuole stesse, ma non per ridurre la trasmissione generale del virus nella comunit?. Soprattutto ha avuto costi proibitivi?.

?Il tasso di diffusione - secondo un rapporto dei Centers for desease and control americani - ? di 1,5 nuovi contagi per ogni infettato: ogni 2 persone colpite dall'influenza suina vengono generati 3 nuovi casi, un ritmo simile alle epidemie del 1957 e del 1968. La stima della pandemia del 1918 era stata del 2,5, mentre l'influenza stagionale ha un tasso di diffusione di 1,3, poco pi? basso della suina. Intanto, mentre la Cina annuncia che avr? prestissimo un suo vaccino made in China, in Occidente cresce il dibattito sui vaccini in arrivo (la prima ? la Gran Bretagna) di cui sono ignoti gli effetti collaterali e le possibili complicazioni. I test sugli adulti infatti non sono ancora
completati e quelli sui bambini e le donne gravide non sono cominciati?.

Fonte: edott.it

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