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Le ricerche di Gerona 2005

(22-09-09) Cibo-spazzatura, basta spot per i bimbi:





Accordo tra governo e tv spagnole
Non saranno pi? ammessi messaggi ingannevoli o che incitino a un consumo smisurato di golosit? poco salubri

MADRID – Patto d’onore tra le tiv? spagnole contro l’obesit? infantile: nessuna ospiter? pi? spot pubblicitari che invoglino i bambini a ingozzarsi di cibo-spazzatura. Nessuna, tranne TVE, la rete pubblica, che per? a fine anno uscir? completamente, per legge, dal mercato pubblicitario. La decisione ? stata presa dalle altre emittenti, regionali e private, e formalizzata in un accordo con il ministero della Sanit?, per combattere le cattive abitudini alimentari dei bambini spagnoli.

MINORENNI OBESI - Le statistiche segnalano che il 19% dei minorenni sono in sovrappeso e per il 9% dei casi si pu? parlare addirittura di obesit?. Colpa di merendine, bibite, fuori pasto, propagandati da personaggi famosi, reali o fittizi, e presentati come benefici serbatoi di energia per diventare pi? alti, pi? forti o pi? intelligenti. Non sar? censurato alcun prodotto specifico, ma non saranno pi? ammessi messaggi ingannevoli o che incitino a un consumo smisurato di golosit? poco salubri. E i protagonisti dell'annuncio non possono rivolgersi direttamente ai piccoli spettatori. Gli spot dovranno essere chiaramente separati dai programmi infantili e non dovranno cercare di far leva sulle fantasie dei bambini. Un tentativo di autoregolamentazione era gi? stato concordato quattro anni fa dalle grandi industrie alimentari, ma il nuovo accordo affida ai responsabili televisivi il dovere di vigilare sul contenuto delle reclame. Verificare che il linguaggio usato per presentare i cibi "pericolosi" sia semplice e chiaro, senza ambiguit? e senza l’accompagnamento di immagini che possano spaventare i pi? piccoli. La supervisione del rispetto degli accordi spetta all’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare. E per chi sgarra sono gi? state stabilite sanzioni che vanno da un minimo di 6.000 a un massimo di 180.000 euro. Le reti spagnole hanno accettato le condizioni, ma si sono lamentate della deroga concessa proprio alla tiv? di stato: TVE non avr? pi? interruzioni pubblicitarie a partire da gennaio, poich? il governo ha studiato altre forme di finanziamento, ma l’ultimo quadrimestre dell'anno ? quello pi? ricco di pubblicit? rivolta all'infanzia, prima della riapertura delle scuole e in vista del Natale.

Elisabetta Rosaspina


Fonte: Corrieredellasera.it

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