(02-11-09) Dopo tumore infantile rischio suicidio da adulti
Gli adulti che sono sopravvissuti a un tumore che li ha colpiti durante l'infanzia presentano un rischio elevato di formulare pensieri suicidari anche a distanza di anni dalla fine della malattia. Il rischio aumenta in modo pi? marcato se il tumore ha interessato il cervello o il sistema nervoso centrale, e se ha lasciato un quadro clinico compromesso, con dolore correlato al tumore o condizioni croniche causate dal trattamento del tumore stesso. I dati sono stati rilevati su un campione di 9.126 adulti reclutati nel Childhood Cancer Survivor Study, sopravvissuti a tumori pediatrici che li avevano colpiti fino a 20 anni prima e confrontati con 2.968 adulti non colpiti da tumore. Gli autori hanno stimato che il 7,8% dei sopravvissuti alla malattia aveva avuto idee suicidarie, contro il 4,5% del controllo, e la percentuale variava dal 10,6%, se la malattia aveva colpito il sistema nervoso centrale, al 6,7% in caso di linfoma non-Hodgkin. Inoltre, il 28,8% degli adulti che aveva problemi di salute cronici, lasciati dalla malattia, aveva avuto ideazioni suicidarie, contro il 3,3% dei soggetti che invece nonostante il tumore infantile godevano di eccellente stato di salute. Disabilit? fisiche, numero e gravit? di condizioni croniche e dolore oncologico erano associati a pensieri di suicidio, indipendentemente da uno stato depressivo. I dati raccolti suggeriscono di considerare gli aspetti emotivi nei soggetti che nonostante abbiano superato il tumore hanno significativi problemi di salute. (S.Z.)
Journal of Clinical Oncology, early online Oct 19 2009
Fonte: doctornews33
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