(14-11-09) Gestione dell'ictus da migliorare
Sebbene la maggior parte degli individui colpiti da ictus continui ad arrivare in ritardo in ospedale, i tempi di
somministrazione di terapie trombolitiche si sarebbero ridotti. Questa la
conclusione dell'indagine pubblicata su Stroke che ha confrontato studi
condotti presso 35 centri accademici negli Usa nel 2001 e quelli presso altri 32 istituti universitari nel 2004. La percentuale di pazienti che ha raggiunto la struttura ospedaliera entro due ore dall'inizio dei sintomi ? risultata paragonabile nei due periodi considerati (37% nel 2001 vs 38% nel 2004). Di contro, il numero di pazienti trattati con attivatori tissutali del plasminogeno (tPa) entro 3 ore dai primi segnali di ictus ? aumentato (14% nel 2001 vs 37,5% nel 2004). "La studio condotto prima dell'introduzione delle nuove linee guida dell'American Heart Association/American Stroke Association, con cui il limite di somministrazione di terapie anticoagulanti da 2 ore ?
stato esteso a 4,5 ore, ci ha consentito di considerare l'evoluzione della
gestione delle patologie cardiovascolari sia dal punto di vista dei pazienti sia delle strutture sanitarie" ha dichiarato Judith H. Lichtman della Yale University School of Medicine in New Haven, Connecticut. "? evidente che ancora molto si pu? e si deve fare soprattutto per quanto riguarda la diffusione di un'adeguata cultura sanitaria".
Stroke 2009, doi: 10.1161/STROKEAHA.109.562660
Fonte: teamsalute.it
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