(18-11-09) Dialisi di declino funzionale in anziani
In pazienti anziani affetti da patologie renali croniche l?impiego di terapie dialitiche risulterebbe associato a un inesorabile declino funzionale. ? quanto riportato sull?ultimo numero di New England Journal of Medicine da ricercatori americani che hanno
valutato la capacit? di questi pazienti a svolgere alcune attivit? quotidiane prima e dopo dialisi.
Incremento di circa 3 punti nello score Mds-adl
Lo studio nasce dalla necessit? di identificare tra questi pazienti quelli che effettivamente possono trarre benefici dalla dialisi. Kurella Tamura e collaboratori della Division of Nephrology, Department of Medicine, Stanford University School of Medicine di Palo Alto hanno, quindi, voluto correlare in maniera chiara condizioni fisiopatologiche preesistenti con qualit? della vita e outcome funzionali dopo dialisi. Sono stati presi in esame circa 3.700 soggetti anziani con malattie renali croniche residenti in case di cure americane, che avevano incominciato la dialisi tra giugno 1998 e ottobre 2000 e per i quali erano disponibili informazioni riguardanti lo stato funzionale prima della terapia. ? stato deciso di valutare il grado di dipendenza nello
svolgimento di mansioni quotidiane attraverso lo score Mds-adl (Minimum data st?activities of daily living; range da 0 a 28, con punteggi pi? elevati indice di maggiore difficolt? funzionale). Dopo 3 mesi dall?inizio del trattamento dialitico, ? stato osservato un incremento da 12 a 16 nel valore di score Mds-adl. In aggiunta, anche se dopo 3 mesi il 39% dei pazienti ha mostrato di conservare le proprie abilit?, dopo 1 anno il 58% dei pazienti ?
deceduto e solo il 13% ha mantenuto capacit? funzionali paragonabili a quelle registrate all?inizio della terapia. Secondo un modello random-effects, l?inizio della dialisi risulta associato a un aumento di 2,8 punti dello score Mds-adl. La riduzione della funzionalit? generale ? indipendente da et?, sesso, razza e stato funzionale prima del trattamento. Infine, l?associazione tra
declino funzionale e inizio della dialisi rimane significativo (1,7 punti)
anche dopo le opportune correzioni per presenza o assenza di deterioramento veloce nei tre mesi precedenti alla terapia.
Necessit? di predizioni accurate
?Studi prospettici sono necessari per definire quali fattori possono predire outcome positivi in pazienti anziani con malattie renali croniche sottoposti a dialisi? ha commentato Robert M. Arnold in un editoriale dello stesso numero del giornale. ?Quello di Tamura rappresenta un valido punto di partenza per un approccio olistico a questi pazienti. Occorre ora identificare, tra i pazienti anziani con problemi renali cronici, quelli che possono realmente beneficiare
da procedure dialitiche e coloro per i quali sono invece da consigliare terapie conservative? ha aggiunto Arnold.
Luigia Atorino
New England Journal of Medicine 2009, 361, 1539-1547
Fonte: dica33
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