(13-11-09) Come cucinare il pesce per salvare il cuore
Bollito o al forno ? l?ideale, meglio ancora se accompagnato da una salsa di soia DAL NOSTRO INVIATO ORLANDO - Forse i risultati della ricerca scientifica non vanno molto d?accordo con le ricette della cucina italiana, ma, ai tempi della globalizzazione culinaria, vale la pena di conoscerli. Perch?, hanno dimostrato un gruppo di ricercatori dell?Universit? delle Hawaii, il modo di preparare e cuocere il pesce pu? influire sulla salute del cuore. I pesci contengono acidi grassi omega 3 che hanno un effetto benefico sulle arterie e aiutano a prevenire l?aterosclerosi, ma questo loro effetto pu? essere ?modulato? proprio dal sistema di cottura. Ecco come Lixin Meng, ricercatrice all?Universit? delle Hawaii a Manoa e coordinatrice dello studio, ha sintetizzato i risultati al meeting annuale dell?American Heart Association a Orlando: . Purtroppo i ricercatori non hanno considerato la cottura alla griglia che, da noi, ? la pi? diffusa. GRUPPI ETNICI - Lo studio ha preso in esame il tipo, la quantit? e la frequenza del consumo di acidi grassi omega 3, attraverso il pesce, in diversi gruppi etnici delle Hawaii e della Los Angeles County in un periodo compreso fra il 1993 e il 1996: in totale pi? di 82 mila uomini e 103 mila donne di origine africana-americana, europea, giapponese, hawaiana e latina, che non avevano problemi cardiovascolari. Ha poi considerato il loro consumo di tonno in scatola, di altri pesci conservati, di pesce fresco, esclusi i crostacei, e di prodotti della soia, come le salse di soia e il tofu che contengono omega 3 vegetali, e ha analizzato i diversi sistemi di preparazione. I risultati hanno confermato che, quanto pi? si consumano omega 3, tanto meno si corre il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari e questo ? valido soprattutto per gli uomini e in particolare per quelli di origine europea, giapponese o latina: un rischio si riduce del 23 per cento in chi consuma, in media, 3,3 grammi di omega 3 al giorno, con i benefici migliori in chi ha l?abitudine di bollire il pesce o di cuocerlo al forno. SALSA TERIYAKI - Nelle donne, invece, si ? osservato un effetto cardioprotettivo, anche per un consumo pi? basso di omega 3, ma in generale meno marcato che negli uomini. Non solo, mentre negli uomini il consumo di pesce conservato sotto sale o essiccato ? legato a una minore protezione cardiovascolare, nelle donne diventava un fattore di rischio. Queste ultime, invece, traggono i benefici maggiori, rispetto agli uomini, dall?aggiunta, al pesce cucinato, di salsa di soia e di tofu. Commenta a questo proposito la Meng: . L?American Heart Association raccomanda di mangiare pesce, in particolare pesce grasso, ricco, appunto di omega 3, almeno due volte alla settimana, e di consumare anche tofu e semi di soia.
Adriana Bazzi
Fonte: corrieredellasera.it
News
(30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users
(30-08-2018) Mitocondri e peso forma
(29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69
(29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!
(29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.
(29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia
(22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them
(22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?
(22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.
(22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso
(21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.
(21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
