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Le ricerche di Gerona 2005

(16-01-10) Obesit? infantile, sotto accusa le pubblicit






Il monitoraggio dei canali televisivi ha mostrato come la pubblicit? di cibi salutari come frutta e verdura, sia praticamente invisibile e rappresenti solo l?uno per cento degli spot indirizzati ai minori


Un nuovo studio punta il dito contro le pubblicit? alimentari dedicate ai pi? piccoli, accusate di contribuire all?epidemia di obesit? infantile, nonostante le promesse e le rassicurazioni delle industrie.

La ricerca, commissionata da Children Now, un movimento statunitense per la tutela dei bambini con base in California, si ? svolto sotto la supervisione di Dale Kunkel, professore di scienza della comunicazione dell?Universit? dell?Arizona a Tucson, e i suoi risultati sono visibili sul sito Children Now Web. Denominata "The Impact of Industry Self-Regulation on the Nutritional Quality of Foods Advertised on Television to Children", analizza l?impatto della Children's Food and Beverage Advertising Initiative del 2007, un progetto di autoregolamentazione avviato dai maggiori produttori di cibo per bambini degli Stati Uniti che aveva lo scopo di migliorare in modo significativo il valore nutritivo e la qualit? di cibi e bevande oggetto di pubblicit?.

"La ricerca dimostra che le pubblicit? di cibi a basso contenuto di nutrienti continua a rappresentare un fattore significativo di promozione dell?obesit? infantile?, ha commentato Richard Carmona professore di salute pubblica del Mel and Enid Zuckerman College of Public Health dell?Universit? dell?Arizona a Tucson.

Il risultato principale dello studio mostra come, nonostante l?autoregolamentazione, all?incirca il 72,5 per cento degli alimenti per bambini pubblicizzati in televisione riguardano la categoria di minor valore nutritivo. Denominati convenzionalmente cibi "Whoa", essi dovrebbero essere consumati solo in occasioni particolari, come le feste di compleanno, stando alle indicazioni del Department of Health and Human Services degli Stati Uniti.

Per contro, il monitoraggio dei canali televisivi ha mostrato come la pubblicit? di cibi salutari come frutta e verdura, noti negli Stati Uniti come cibi "Go", sia praticamente invisibile e rappresenti solo l?uno per cento degli spot indirizzati ai minori.

Lo studio critica anche l?uso di personaggi di cartoni animati, che sono utilizzati per promuovere cibi salutari sono nel 49 per cento dei casi. (fc)

Fonte: lescienze.it

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