(30-01-10) Infarto, meno decessi senza fumo
Smettere di fumare prima o dopo episodi acuti di infarto miocardico incrementerebbe in maniera significativa l'incidenza di sopravvivenza nella popolazione cardiovascolare. Lo rivela uno studio appena pubblicato su Journal of the American College of Cardiology. Yariv Gerber e collaboratori, presso la Sackler Medical School dell'Universit? di Tel Aviv, hanno, per la prima volta, effettuato una serie di valutazioni volte a stabilire nei pazienti infartuati i benefici derivanti dalla cessazione o dalla riduzione del fumo. Nell'indagine sono stati inseriti oltre 1.500 individui di et? pari o inferiore a 65 anni, dimessi da 8 ospedali israeliani, che erano stati colpiti da infarto miocardico tra il 1992 e il 1993. All'inizio dello studio, i fumatori erano pi? giovani, principalmente di sesso maschile e con una minore prevalenza di ipertensione e diabete rispetto ai non fumatori. Dopo un follow-up medio di 13,2 anni, sono stati registrati 427 decessi. L'hazard ratio relativo alla mortalit? ? risultato pari a 0,57 per coloro che non avevano mai fumato; 0,50 per chi aveva cessato di farlo prima dell'evento infartuale e 0,63 per interruzioni successive all'infarto rispetto ai fumatori persistenti. Tra questi ultimi, ciascun decremento di 5 nel numero di sigarette fumate nel corso della giornata dopo eventi cardiovascolari ? apparso associato a una riduzione del 18% del rischio di mortalit?. (L.A.)
J Am Coll Cardiol, 2009; 54:2382-2387
Fonte: doctornews33
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