(05-02-10) Infarto cerebrale: quali rischi per i pazienti
Notevoli sono le complicazioni cui possono andare incontro i pazienti che hanno subito un infarto cerebrale. Sandeep Kumar e collaboratori del Department of Neurology, Stroke Division, Beth Israel Deaconess Medical Center and Harvard Medical School di Boston, nella review appena pubblicata su Lancet Neurology affrontano un?approfondita discussione sui problemi che pi? frequentemente si verificano in individui colpiti da ictus, richiamando l?attenzione sull?importanza di specifici approcci profilattici e terapeutici per la loro gestione.
I problemi pi? frequenti
I pazienti colpiti da infarto cerebrale hanno comunemente diverse comorbidit?, quali ipertensione, diabete, insufficienza cardiaca o altri disturbi che aumentano il rischio di andare incontro a seri problemi sistemici durante il recupero dall?episodio infartuale. Tuttavia, molte delle complicazioni possono derivare direttamente dalle stesse lesioni cerebrali, dalle condizioni d?immobilit? o, infine, dai trattamenti farmacologici a cui questi pazienti vengono sottoposti dopo l?ictus. Si tratta di eventi pi? o meno gravi che oltre ad allungare il periodo di ospedalizzazione e i costi sanitari, influenzano notevolmente gli outcome clinici e spesso impediscono il completo recupero delle funzioni neurologiche dei pazienti. Complicazioni cardiache, polmoniti, tromboembolismo venoso, febbre, dolore, disfagia, incontinenza e depressione sono piuttosto frequenti dopo ictus e, generalmente, richiedono specifici interventi per la loro prevenzione e trattamento. La maggior parte di queste complicazioni si verifica nel corso delle prime settimane successive all?infarto cerebrale. In particolare, le disfunzioni cardiache, quelle a carico dell?apparato digerente e dei polmoni si sviluppano di solito in un periodo molto vicino all?episodio infartuale, mentre ferite da decubito, tromboembolismo venoso e cadute possono aver luogo dopo alcuni giorni.
Necessaria maggiore conoscenza e formazione
Secondo gli autori, le risorse investite per la definizione dei meccanismi patogenetici alla base delle complicazioni in pazienti infartuati risultano ancora piuttosto inadeguate, malgrado l?evidente importanza che questa comprensione possa rivestire per la loro risoluzione. ?Purtroppo ? ancora lungo il percorso da compiere per poter stabilire in maniera chiara e completa le problematiche riguardanti i pazienti infartuati. Ulteriori indagini sistematiche saranno, quindi, necessarie per chiarire gli effetti che determinate complicazioni possono avere sul recupero dei pazienti dopo ictus e, conseguentemente, migliorare gli interventi per la prevenzione e il trattamento di questi eventi? ha dichiarato Kumar. ?Una stretta collaborazione interdisciplinare fra neurologi ed altri specialisti, cos? come specifici supporti educativi a favore di familiari e caregivers di pazienti infartuati, rappresentano sicuramente i requisiti fondamentali per il raggiungimento di tale obiettivo?.
Luigia Atorino
(Lancet Neurol 2010; 9: 105?18)
Fonte: Doctornews33
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