(11-02-10) Cibi solidi, rischio allergie se tardivi
L'introduzione nella dieta, in maniera ritardata, di alimenti solidi nel corso del primo anno di vita dei bambini, sembrerebbe associata a un aumento del rischio di allergie in et? successiva. A stabilirlo ? uno studio di coorte prospettico apparso su Pediatrics. Ricercatori della Tampere School of Public Health, University of Tampere in Finlandia hanno analizzato, per 994 bambini di 5 anni con suscettibilit? Hla al diabete di tipo 1 inseriti nello studio finlandese Dipp (Type 1 Diabetes Prediction and Prevention), dati relativi ad allattamento al seno, prima assunzione di alimenti solidi e livelli di immunoglobuline IgE. Il periodo medio di allattamento esclusivo al seno ? risultato pari a 1,8 mesi. L'assunzione tardiva di patate (> 4 mesi di vita); avena (> 5 mesi); segale (> 7 mesi); frumento (> 6 mesi); carne (> 5,5 mesi); pesce (> 8,2 mesi) e uova (> 10,5 mesi) ? apparsa direttamente associata a una sensibilizzazione ad allergeni alimentari. In aggiunta, l'introduzione ritardata di patate, segale, carne e pesce determinerebbe una sensibilizzazione a ogni tipo di allergene inalante. In modelli che hanno incluso tutti i tipi di alimenti solidi, uova, avena e frumento sono risultati quelli pi? importanti nel determinare sensibilizzazione agli allergeni alimentari, mentre patate e pesce lo sono per quella agli allergeni inalanti. (L.A.)
Pediatrics. 2009 Dec 7.
Fonte: Doctornews33
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