Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(10-03-10) Cambiare vita per evitare il cancro





L?Oms: meno 30% di casi con cibi sani, sport e niente fumo. In aumento i tumori al polmone tra le donne


Ogni anno nel mondo viene diagnosticato un tumore a pi? di 12 milioni di persone e 7,6 milioni muoiono di questa malattia. Se non verranno prese misure concrete di contrasto si stima che nel 2030 saranno 26 milioni i nuovi casi e 17 milioni le vittime. A lanciare l?allarme ? stata l?Organizzazione mondiale della sanit? (Oms) in occasione della Giornata mondiale per la lotta al cancro. La guerra ai fattori di rischio ? l?unico modo per vincere la battaglia contro i tumori. ?E ?avverte l?Oms? oltre il 30% dei casi di cancro potrebbe essere evitato adottando stili di vita pi? sani?. Oggi il cancro in tutto il pianeta ? responsabile di un decesso su 8, pi? delle morti per Aids, tubercolosi e malaria messe insieme.
Non fumare, non bere alcol, seguire un?alimentazione corretta, fare esercizio fisico, prevenire le infezioni che potrebbero dare origine a un tumore. Sono queste le mosse vincenti per ?dare scacco matto? al cancro, ricorda l?Oms. Che mette l?accento soprattutto sulle insidie del fumo e della vita sedentaria: le sigarette sono la prima causa evitabile di cancro (6 milioni di morti all?anno, ma i fumatori restano 1 miliardo e 500 milioni), mentre 30 minuti al giorno di esercizio fisico moderato possono ridurre il rischio di tumori a seno e colon.
I nuovi filoni di ricerca puntano su analisi dei dati di incidenza, mortalit? e abitudini di vita: in modo da scoprire quanto si sbaglia ancora e quanto si pu? fare. Poi su nuovi test di diagnosi, sempre pi? precoci e sempre pi? soft: le radiazioni di alcuni esami sono, infatti, di per s? un rischio se si sommano troppe volte nell?arco di pochi anni. E, infine, su farmaci ?intelligenti ?: anche questi da studiare nel tempo perch? possono anche diventare una terapia cronica (il cancro resta ma ? bloccato).
Alcune aziende alimentari hanno investito in salute e prevenzione e trasformato le loro linee di produzione in modo anche da offrire ai bambini frutta e verdura anzich? merendine. E questa ? la battaglia pi? complicata: cambiare la cultura del cibo e creare nuovi trend. Non solo fumo, quindi,ma anche niente grassi nella dieta, movimento e cibi capaci di proteggere il nostro Dna.
Infezioni e infiammazioni sono l?altro settore da combattere: tenerle sotto controllo abbatte di un altro terzo l?incidenza di molti tumori. Imparare a mangiare bene ? comunque la prima regola. Un noto ricercatore oncologo, Franco Berrino, ha dato vita ad una scuola di cucina (Cascina Rosa) presso l?Istituto dei tumori di Milano. ? aperta a tutti. Giovanni Allegro ? lo chef. Lui e Anna Villarini hanno tradotto gli studi di Berrino in un libro, Prevenire i tumori mangiando con gusto (Sperling & Kupfer).
In Italia, per esempio, sono in crescita il tumore del polmone nelle donne e i melanomi nell?uomo. Le cause? Le donne stanno sorpassando gli uomini nella classifica dei fumatori e gli uomini prendono il sole (che va preso e non va demonizzato) o fanno la lampada senza accortezze protettive. ?Ma quali creme, un vero maschio non usa fattori protettivi?, ? la frase ricorrente. E senza quell?abitudine di stare all?aperto del mondo agricolo e marinaro.
In Italia anche i duemila tumori pediatrici all?anno sono in aumento. ?La prevenzione deve essere cultura e deve cominciare a scuola?, sostiene da anni Umberto Veronesi. Un rapporto dell?Istituto dei tumori di Aviano ha analizzato i trend temporali dell?incidenza e della mortalit? per tumori in Italia nel periodo 1998-2005, in base ai dati di 20 Registri sulla popolazione in generale e di due Registri specializzati della banca dell?Associazione italiana registri tumori (Airtum). Sono stati analizzati 818.017 casi e 342.444 decessi, ricoprendo circa un terzo della popolazione. ? la fotografia pi? completa al momento esistente sul trend del cancro in Italia, al netto dell?effetto invecchiamento. E permette di vedere che cosa ? accaduto, e sta accadendo, in base alle varie fasce d?et?, agli stili di vita, alla prevenzione primaria e secondaria (test diagnostici periodici), all?introduzione di nuove terapie, di nuove apparecchiature, alle esposizioni di tipo ambientale.
Il 70% della popolazione analizzata risiede al Nord, il 17% al Centro e il 13% al Sud. La mortalit? per l?insieme di tutti i tumori ha una riduzione pari a -1,7% annuo tra gli uomini e -0,8% tra le donne. La mortalit? per tutti i tumori si ? quindi ridotta dal 1998 al 2005 di circa il 12% tra gli uomini e di circa il 6% tra le donne. Per quanto riguarda l?incidenza, invece, c?? stato un andamento in crescita tra gli uomini e stabile tra le donne. In particolare, la mortalit? si riduce nei due sessi per i tumori del retto, dello stomaco (diminuzione non significativa per gli uomini dopo il 2003), del fegato, e per i linfomi non Hodgkin. Tra gli uomini ? in riduzione per i tumori correlati al fumo (vie aero-digestive superiori, esofago, polmone e vescica), per il tumore della prostata e per le leucemie. Tra le donne, significativa riduzione anche per i tumori del colon, dell?osso e della mammella. Secondo Diego Serraino, direttore della struttura di Epidemiologia dell?Istituto di Aviano, la riduzione ? frutto ?della diminuzione dell?incidenza di tumori a prognosi sfavorevole, quale il tumore del polmone; della diffusione degli screening di popolazione per il tumore della mammella, della cervice e del colon retto; dei miglioramenti in campo diagnostico che hanno portato a individuare casi in fase sempre pi? precoce?. ?Nel periodo analizzato ? dice ? solo due tumori hanno mostrato una crescita statisticamente significativa dei tassi di mortalit?: il tumore del polmone nelle donne e i melanomi tra gli uomini ?.
Il totale dei tumori risulta in lieve crescita al Nord e al Sud e stabile nel Centro Italia. Tra le donne l?incidenza risulta in crescita significativa al Nord, stabile al Centro e stabile, dopo una fase di crescita, nel Sud Italia. Si segnala che il tumore del polmone cresce ancora al Centro e al Sud, mentre il trend ? stabile al Nord. Se all?inizio del periodo in esame (1998) la mortalit? per tutti i tumori presentava ancora un evidente differenza tra Nord e Sud, alla fine del periodo (2005) si ? registrata un?omogeneizzazione della mortalit? sul territorio nazionale. Per i tumori del fegato e delle vie biliari incidenza e mortalit? al Sud ? pi? elevata che nelle altre aree italiane. ?Resta ancora molto da fare per contrastare l?aumento di incidenza dei tumori in Italia, in particolare con le modifiche dello stile di vita, ma ? comunque incoraggiante il calo della mortalit? riscontrata?, dice Umberto Tirelli, direttore del Dipartimento di oncologia medica dell?Istituto di Aviano.
Mario Pappagallo

Fonte: Corriere della sera.it

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili