(11-03-10) L?esercizio fisico riduce l?ansia
Una ricerca dimostra come l?attivit? fisica possa arrivare a farla diminuire anche del 20 per cento
MILANO ? Nel caso di malattie croniche ? quasi inevitabile convivere con un alto tasso di apprensione. Ma contro questa angoscia subdola e invadente, secondo i ricercatori dell?universit? della Georgia, esiste un?arma infallibile: l?esercizio fisico. ? sufficiente fare ginnastica per pi? di mezz?ora al giorno, con regolarit? e aderendo a programmi non troppo lunghi (l?ideale ? tra le tre e le dodici settimane), e l?ansia si spegne considerevolmente. Almeno questo ? accaduto al 90 per cento delle persone seguite: merito del fatto che l?attenzione si sposta o forse merito del fatto che, in giuste dosi, un po? di movimento non pu? che giovare al corpo. E dunque, come sapevano bene gli antichi, anche alla mente.
LO STUDIO ? Il team di scienziati che hanno lavorato allo studio (pubblicato su Archives of Internal Medicine), tra i quali Matthew Herring e Pat O'Connor, ha seguito un gruppo di 40 pazienti cronici scelto con criteri casuali tra 3mila persone con differenti patologie irreversibili, tra le quali malattie cardiovascolari, tumori, sclerosi multipla e dolori da artriti acute. Parte dei pazienti seguiti ha aderito a un programma di fitness e parte no. Gli scienziati hanno notato che i primi hanno registrato una diminuzione della preoccupazione del 20 per cento. Persino i non ansiosi sono divenuti ancora pi? calmi, suggerendo un ruolo del fitness quasi miracoloso nei difficili casi di patologie durature. Curioso poi il fatto che l?attivit? fisica pi? efficace sia quella non troppo lungimirante, il ch? potrebbe essere collegabile al fatto che a questo tipo di pazienti uno sguardo troppo lontano nel futuro causi inquietudine.
ANSIET? E DEPRESSIONE - Fitness e depressione sono gi? stati molto studiati, mentre il link tra l?esercizio ginnico e il livello di ansia fino ad ora ? stato meno indagato. Eppure gli effetti benefici dell?allenamento hanno probabilmente la stessa origine, sia nel caso di sindromi depressive sia nel caso di un approccio ansioso alla vita. La ricerca ? importante anche perch? la gestione dell?ansia nel caso di patologie permanenti riguarder? sempre pi? persone nel futuro. Aumentando la longevit? stanno aumentando inevitabilmente anche i problemi di salute persistenti. ? il prezzo da pagare per una vita sempre pi? lunga.
Emanuela Di Pasqua
Fonte: Corriere della sera.it
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