(11-04-10) Diabete 2: nessun vantaggio da sistolica bassa
Ridurre la pressione sistolica, al di sotto del valore di 120 mmHg, non abbassa il rischio di eventi cardiaci maggiori in individui affetti da diabete mellito di tipo 2 e con elevato rischio cardiovascolare. Queste le conclusioni di un'indagine facente parte dell'Accord (Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes) trial. Lo studio pubblicato su New england journal of medicine e coordinato da William C. Cushman del Veterans Affairs Medical Center di Memphis ha randomizzato 4.733 diabetici a terapie antiipertensive intense, mirate al raggiungimento di un valore di pressione sistolica inferiore a 120 mm Hg, oppure ad approccio standard con un valore target minore di 140 mmHg. End-point primario dello studio era rappresentato dal tasso d'infarto del miocardio non fatale, ictus non fatale e decessi da ogni causa cardiovascolare. In conclusione, dopo un anno di follow-up, l'incidenza annuale dell'outcome principale ? risultata di 1,87% nel gruppo con trattamento intensivo e di 2,09% in quello standard (hazard ratio = 0,88) mentre quella di mortalit? di 1,28% e 1,19% nei due gruppi, rispettivamente (hr = 1,07). Seri eventi avversi, attribuibili alle terapie antiipertensive, sono stati registrati nel 3,3% dei pazienti trattati e nell'1,3% di quelli curati in modo convenzionale. Nejm 2010, published online March 14
Fonte: teamsalute.it
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione