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Le ricerche di Gerona 2005

(24-04-10) Meno rughe con pochi zuccheri e cibi cotti a vapore





Gli esperti che si sono riuniti lo scorso fine settimana per la Winter Academy of Dermatology and Oncology, a Saint Moritz, hanno rivelato che una dieta ipocalorica a basso contenuto di zuccheri raffinati e cibi cotti ad alte temperature pu? ridurre del 13 per cento la quantit? di rughe.
Alimenti cotti ad alte temperature, bevande e cibi ricchi di zuccheri raffinati sono una grossa fonte di AGE, complessi di zuccheri e proteine che aumentano di 50 volte la quantit? di radicali liberi nella pelle e rendono i tessuti cutanei rigidi e fragili, provocando la comparsa delle rughe. Il rischio aumenta del 13 per cento introducendo un milione di unit? AGE al giorno, il corrispettivo di una fetta di torta con una bibita ?light? o di 150 grammi di frittura o di 250 grammi di carni alla brace. ? quanto emerge da uno studio del Centro Interuniversitario di Dermatologia Biologica e Psicosomatica di Firenze, secondo cui dimezzare gli AGE dalla dieta migliora del 13 per cento i segni dell'invecchiamento cutaneo.

La ricerca, condotta su 120 persone suddivise in gruppi di diverse et? (media 45 anni) che spontaneamente seguivano diete a contenuto variabile di unit? AGE, ha dimostrato che la dieta pu? ridurre profondit? e numero delle rughe, minimizzare le discromie cutanee, migliorare la texture della pelle; l'effetto ? particolarmente marcato sulla pelle non esposta al sole e resta consistente anche tenendo conto di fattori che influenzano l'aspetto cutaneo, dal fumo all'alcol, dalle ore di sonno alla fotoesposizione, dall'uso di farmaci al livello di idratazione.

La quantit? di AGE presente negli alimenti cotti dipende da temperatura, tempo di cottura e presenza di vapore. Le alte temperature, infatti, aumentano la velocit? con cui gli zuccheri vengono legati alle proteine.
Anche le bevande apportano AGE: in una tazza di t? se ne riscontrano 2025 unit?, in una lattina di bibite a base di cola oltre 11000, nelle versioni ?diet? 12500. ?I dolcificanti impiegati per i prodotti ?diet?, infatti, sono pi? raffinati del semplice zucchero e favoriscono ancora di pi? i danni della glicosilazione ? chiarisce Norma Cameli, responsabile del Servizio di Dermatologia Estetica dell?Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma ? Ma non tutti gli zuccheri provocano questi danni: gli zuccheri naturali come il fruttosio e il glucosio presenti anche nella pasta, nei cereali, nel riso e nel miele vengono ben assorbiti dall?organismo. Le conseguenze dell?accumulo di AGE non si vedono da giovani, ma cominciano a farsi sentire dopo i 35 anni.

Fonte: Istituto Dermatologico San Gallicano, Roma

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