(27-04-10) HbA1c nei diabetici coronaropatici: marker di outcome
I pazienti affetti da diabete di tipo 2 trattati con ipoglicemizzanti e sottoposti per la prima volta a rivascolarizzazione elettiva coronarica vanno incontro ad outcome cardiovascolari significativamente peggiori rispetto a quelli dei coronaropatici non diabetici; fanno eccezione i soggetti diabetici con livelli preoperativi di emoglobina A1c (HbA1c) compresi tra 6% e 7% i quali tendono ad avere il pi? basso rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori (Mace). Sono queste le conclusioni di uno studio condotto presso la Divisione di Cardiologia dell'Ospedale generale di Kobe (Giappone). Su 3.571 pazienti analizzati, 2.067 non erano diabetici, mentre 1,504 lo erano, del tipo 2. Tra questi ultimi, 202 avevano un livello di HbA1c <6% (gruppo con HbA1c molto bassa), 426 presentavano un livello di HbA1c >o=6% ma <7% (gruppo con HbA1c bassa), 405 avevano un livello di HbA1c del 7% ma <8% (gruppo intermedio di HbA1c) e 471 avevano i livelli di HbA1c >o=8% (gruppo elevato di HbA1c). Il gruppo molto basso di Hb1Ac ha mostrato il grado inferiore di libert? dai Mace, un insieme composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico e ictus. Il gruppo molto basso, quello intermedio e quello elevato di HbA1c, infine, sono risultati significativamente associati a un rischio aumentato di Mace. Nel complesso, come era nelle intenzioni degli autori, si evince l'associazione esistente tra i valori preoperatori di HbA1c e gli esiti cardiovascolari a lungo termine nei diabetici di tipo 2 trattati con ipoglicemizzanti e sottoposti a rivascolarizzazione coronarica.
Am J Cardiol, 2010;105(7):960-6
Fonte: Doctornews33
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