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Le ricerche di Gerona 2005

(02-05-10) A passo spedito contro l?ictus






Nuove conferme sull'effetto protettivo delle camminate nei confronti degli eventi cerebrovascolari

MILANO - Camminare di passo veloce almeno due ore a settimana riduce del 30% il rischio di incorrere in un ictus. L'ulteriore conferma degli effetti protettivi dell'attivit? fisica arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Stroke, realizzato da ricercatori della Harvard School of Public Health a Boston guidati da Sattelmair Jacob.
EFFETTI CAMMINATE - Nello studio sono stati presi in esame i dati raccolti su quasi 40 mila operatrici sanitarie statunitensi dell'et? media di 54 anni, seguite per un periodo complessivo di 12 anni. Nell'arco di questo tempo 473 donne sono state colpite da un ictus ischemico, caratterizzato da un'interruzione del flusso sanguigno causata da un trombo, e 102 da un ictus emorragico, dovuto invece alla rottura di un vaso sanguigno cerebrale con una conseguente emorragia interna. Andando ad analizzare quanta attivit? fisica svolgevano le partecipanti, i ricercatori hanno visto che le donne pi? attive nel tempo libero avevano un rischio di ictus minore del 17% rispetto alle compagne pi? sedentarie. In particolare le donne che camminavano di frequente con passo svelto mostravano una frequenza inferiore del 37% per l'ictus iscemico e del 68% per l'ictus emorragico, mentre le coetanee che camminavano per due o pi? ore alla settimana mostravano una diminuzione del rischio di ictus ischemico pari al 30% e al 57% nel caso degli eventi emorragici. ?Anche se il rapporto esatto tra diversi tipi di attivit? fisica e i sottotipi di ictus non ? chiaro - fa notare Jacob Sattelmair - i risultati di questo studio indicano che camminare fa bene e favorisce una riduzione del rischio di eventi cerebrovascolari. L'attivit? fisica ? essenziale per promuovere la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di malattie di cuore e vasi e le camminate rappresentano una strategia alla portata di tutti per muoversi di pi??.
RACCOMANDAZIONI - Oggi l'esercizio fisico ? entrato a pieno titolo tra le strategie preventive e terapeutiche che vengono messe in atto per contrastare la maggior parte delle malattie, consentendo di rallentare il naturale processo di invecchiamento. Un po? come accade con la sospensione del fumo di sigaretta, i benefici di un?attivit? sportiva sono sempre evidenti a prescindere dall?et? in cui si riprende ad allenarsi. Diversi studio hanno ormai dimostrato chiaramente che chi si applica con regolarit? e costanza a un programma di moderata attivit? motoria ottiene numerosi vantaggi: migliora la capacit? respiratoria e l'ossigenazione dei tessuti, riduce il grasso corporeo a favore delle masse muscolari, diminuisce il rischio di morte per malattie cardiovascolari, tiene sotto controllo la pressione, e via dicendo. Secondo le indicazioni dell'American Heart Association per prevenire l'insorgenza di qualsiasi disturbo cardiovascolare gli adulti dovrebbero effettuare un'attivit? fisica moderata per almeno 150 minuti alla settimana, oppure un'attivit? vigorosa per 75 minuti alla settimana.
Antonella Sparvoli

Fonte: Corriere della sera.it

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