(11-06-10) Nefropatici e depressi aumenta il rischio
Un episodio depressivo maggiore (Mde) si associa a un rischio superiore di
prognosi sfavorevole nei pazienti affetti da nefropatia cronica (Ckd) non in
trattamento dialitico, indipendentemente dalle comorbidit? e dalla gravit?
della patologia renale. Lo hanno dimostrato Susan Hedayati, della sezione
nefrologica del Va north Texas health care system di Dallas (Usa), e
collaboratori, mediante uno studio prospettico di coorte, condotto su 267
pazienti esterni consecutivi con Ckd (stadio da 2 a 5) seguiti per un anno dopo
il reclutamento. La diagnosi relativa al disturbo del tono dell'umore era
effettuata in cieco secondo i criteri della quarta edizione del Dsm (Diagnostic
and statistical manual of mental disorders). L'endpoint primario era costituito
dalla sopravvivenza libera da eventi, intesa come l'insieme di morte, inizio
della dialisi od ospedalizzazione. Gli esiti secondari comprendevano ciascuno
di questi eventi in modo separato. 56 soggetti hanno avuto un Mde (21%) e 211
no (79%). Vi sono stati 127 eventi compositi, 116 ospedalizzazioni, 38 inizi di
dialisi, e 18 decessi. Qualsiasi evento avveniva pi? spesso in pazienti con Mde
rispetto a quelli senza (61% vs 44%, rispettivamente). Il tempo medio trascorso
fino alla comparsa di un evento composito ? stato di 206,5 giorni per le
persone con Mde contro i 273,3 giorni nelle altre. L'Hr aggiustata per evento
composito nei pazienti con Mde ? risultata di 1,86. In particolare, la presenza
di un Mde al basale si ? rivelato elemento predittivo indipendente di
progressione verso la dialisi (Hr: 3,51) e ospedalizzazione (1,90).
JAMA, 2010; 303(19):1946-1953
fonte: doctornews33
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