(24-04-06) 7 ITALIANI SU 10 GIA' IN LOTTA CONTRO CHILI DI TROPPO

(ANSA) ? ROMA - La prova costume e' ancora lontana, ma gia' sette italiani su dieci hanno iniziato la lotta ai chili di troppo. Secondo una ricerca condotta su mille persone di eta' compresa tra i 25 e 55 anni, e pubblicata sulla rivista 'Dimagrire', in edicola domani, l'arrivo della primavera ha visto l'inizio della corsa degli italiani per recuperare la taglia perduta dall'estate scorsa, che non deve superare la 42 per lei e la 50 per lui. Smaltire uova di cioccolato fondente, colombe ripiene e altre prelibatezze e' dunque l'obiettivo cui stanno lavorando molti italiani. Tuttavia, in base allo studio, solo tre persone su dieci (27%) si battono con ferrea volonta', tra diete, jogging nel parco e allenamento in palestra, fino a quando non hanno raggiunto il loro peso forma, mentre quasi un quarto degli intervistati (22%) abbandona la corsa al fotofinish delle vacanze estive. Tuttavia il 35% degli italiani sa che solo con fatica e sacrificio si possono ottenere i risultati sperati, ed e' per questo che impegna ogni momento disponibile nella lotta ai chili in eccesso, mentre il 17% ammette di impegnarsi almeno un'ora tutti i giorni, e meno di uno su dieci (7%) dedica piu' di due ore al giorno sperando di perdere almeno due taglie prima dell'estate. Talvolta pero' la volonta' non e' sufficiente. I rischi di caduta sono dietro l'angolo. Per quasi un italiano su tre (31%) infatti, dice la ricerca, il rischio maggiore consiste nel non seguire un regime alimentare adeguato, mentre per il 16% degli intervistati e' altamente sconsigliabile una dieta fai da te o un allenamento senza la presenza di un personal trainer. E' inoltre importante iniziare gradualmente l'attivita' fisica (13%) e sottoporsi ad un controllo medico (7%). In questa corsa contro il tempo si preferisce stare da soli. Solo il 7% vorrebbe parenti e figli sul tapis roulant vicino. Per il 32% degli intervistati invece e' meglio perdere peso in piena solitudine (32%), allenarsi con persone mai viste prima e conosciute nei centri sportivi (28%), o con amici (17%).

Fonte: ANSA.

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