(07-07-10) Trattamento endovascolare dell?insufficienza venosa cerebrovascolare cronica associata a sclerosi multipla: studio in aperto
L?insufficienza venosa cerebrospinale cronica ( CCSVI ) ? caratterizzata da
stenosi delle principali vie di drenaggio venoso extracranico, tra cui le vene
giugulari interne e la vena azygos, con sviluppo di circoli collaterali ed
insufficiente drenaggio.
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Ricercatori dell?Universit? di Ferrara ( Italia ) hanno valutato la sicurezza
del trattamento endovascolare di CCSVI e la sua influenza sull?esito clinico
della sclerosi multipla.
Lo studio ha riguardato 65 pazienti consecutivi con CCSVI sottoposti ad
angioplastica transluminale percutanea; di questi 35 presentavano sclerosi
multipla recidivante-remittente, 20 sclerosi secondaria progressiva, e 10
sclerosi primaria progressiva.
Il periodo osservazionale ? stato di 18 mesi.
Il trattamento endovascolare di CCSVI in ambito ambulatoriale ? risultato
fattibile ed era associato a un tasso di complicanze trascurabili.
La pressione venosa postoperatoria era significativamente pi? bassa nelle vene
giugulari interne e nella vena azygos ( p<0.001 ).
Il rischio di ristenosi era pi? alto nelle vene giugulari interne rispetto
alla vena azygos ( tasso di perviet? per le vene giugulari interne: 53%; per la
vena azygos: 96%; odds ratio, OR=16; p<0.0001 ).
Il trattamento endovascolare di CCSVI ha migliorato in modo significativo le
misure di esito clinico per la sclerosi multipla, specialmente nel gruppo
sclerosi multipla recidivante-remittente: il tasso di pazienti liberi da
recidiva ? cresciuto passando dal 27% al 50% dopo l?intervento ( p<0.001 ) e le
lesioni captanti il Gadolinio alla risonanza magnetica sono scese dal 50% al
12% ( p<0.0001 ).
E? stato osservato un significativo miglioramento alla scala MSFC ( Multiple
Sclerosis Functional Composite ) ad 1 anno nei pazienti con sclerosi multipla
recidivante-remittente ( p<0.008 ), ma non nei pazienti con sclerosi primaria o
secondaria progressiva.
La qualit? di vita della componente fisica ? migliorata in modo significativo
nei pazienti con malattia recidivante-remittente ( p<0.01 ) e nei pazienti con
sclerosi primaria progressiva ( p<0.03 ), con una tendenza positiva nei
pazienti con sclerosi secondaria progressiva ( p<0.08 ).
E? stato anche riscontrato un miglioramento significativo riguardo alla
componente mentale della qualit? di vita nella sclerosi multipla recidivante-
remittente ( p<0.003 ) e nella malattia primaria progressiva ( p<0.01 ), ma non
nella forma secondaria progressiva.
In conclusione, l?angioplastica transluminale percutanea dei restringimenti
venosi nei pazienti con insufficienza venosa cerebrospinale cronica ? sicura, e
in modo particolare nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente
il decorso clinico influenza positivamente i parametri clinici e di qualit? di
vita della sclerosi multipla associata.
Le percentuali di ristenosi sono risultate elevate nelle vene giugulari
interne, a differenza della vena azygos; questo sta ad indicare che ?
necessario un miglioramento delle tecniche endovascolari. ( Xagena2009 )
Fonte: Zamboni P et al, J Vasc Surg 2009; 50: 1348-1358
Neuro2009 Chiru2009
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