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Le ricerche di Gerona 2005

(26-07-10) Associazione tra sonno e pressione sanguigna





Studi epidemiologici hanno descritto un?associazione tra breve durata del
sonno riferita dai pazienti e alta pressione sanguigna.

L?obiettivo dei Ricercatori dell?University of Chicago negli Stati Uniti ?
stato quello di esaminare le associazioni cross-sezionali e longitudinali tra
durata del sonno misurata con metodi oggettivi e pressione sanguigna.

In questo studio ancillare allo studio di coorte Coronary Artery Risk
Development in Young Adults ( CARDIA ), ? stata misurata la pressione sanguigna
nel 2000 e 2001 e nel 2005 e 2006 a 578 afro-americani e bianchi, di et?
compresa tra 33 e 45 anni al basale.

Il sonno ? stato misurato con actigrafia da polso per 3 giorni consecutivi tra
il 2003 e il 2005.

Le principali misure di esito erano la pressione sistolica e quella
diastolica, il cambiamento dei valori di pressione sanguigna nell?arco di 5
anni e l?ipertensione incidente.

Dopo l?esclusione dei pazienti in trattamento con farmaci antipertensivi e
aggiustamento per et?, razza e sesso, una minore durata del sonno e un pi?
basso mantenimento del sonno si sono rivelati predittori significativi di
livelli pi? alti di pressione sanguigna sistolica e diastolica, cross-
sezionale, e di cambiamenti negativi negli stessi livelli dopo 5 anni ( tutti
P<0.05 ).

Una durata del sonno pi? breve ? risultata anche significativamente predittiva
di un aumento del rischio di ipertensione incidente ( odds ratio, OR=1.37 ).

Aggiustamenti per 16 ulteriori covariate, incluso il russare e la sonnolenza
diurna, hanno attenuato leggermente le associazioni tra sonno e pressione
sanguigna.

In conclusione, una ridotta durata del sonno, il consolidamento di livelli pi?
alti di pressione sanguigna e cambiamenti negativi nella pressione sanguigna
suggeriscono la necessit? di studi per valutare se gli interventi per
ottimizzare il sonno siano in grado di ridurre la pressione sanguigna. (
Xagena2009 )

Source: Knutson KL et al, Arch Intern Med 2009;169: 1055-1061


Cardio2009 Neuro2009


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