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Le ricerche di Gerona 2005

(04-08-10) Dieta 'occidentale' legata a iperattivita' e deficit attenzione





Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) - Piccole 'pesti' sempre in movimento e incapaci di prestare attenzione? Forse la colpa ? anche della dieta. Secondo un nuovo studio del Perth's Telethon Institute for Child Health Research esiste, infatti, un'associazione tra Adhd (iperattivit? e deficit attenzione) e un men? 'Western syle' negli adolescenti. I risultati dello studio, pubblicati online sul 'Journal of Attention Disorders', mettono sotto accusa un men? troppo ricco di piatti pronti, salumi, fritti, sale e dolci.La ricerca, spiega Wendy Oddy, ha esaminato le abitudini alimentari di 1.800 adolescenti per un lungo periodo, classificando la loro dieta come 'sana' oppure 'occidentale'. Ebbene, "abbiamo scoperto che abitudini alimentati di tipo occidentale sono associate a un rischio pi? che doppio di una diagnosi di Adhd, rispetto a una dieta pi? salutare", dice Oddy. I ricercatori hanno passato al setaccio le abitudini alimentari degli adolescenti, confrontando queste informazioni con la diagnosi o meno di sindrome Adhd entro i 14 anni. "Nel nostro studio 115 adolescenti avevano avuto questa diagnosi: 91 ragazzi e 24 ragazze". Il team ha considerato come modello alimentare sano "una dieta ricca di frutta e verdura fresche cereali integrali e pesce. Con pi? acidi grassi omega-3, folati e fibre". Lo stile occidentale, invece, prevede una spiccata preferenza per i cibi pronti da asporto, piatti elaborati, fritti e alimenti raffinati. Queste diete tendono ad essere pi? ricche di grassi totali e grassi saturi, zuccheri raffinati e sodio. "Quando abbiamo indagato su alimenti specifici - aggiunge Oddy - abbiamo visto che la diagnosi di Adhd ? associata a una dieta ricca di cibi da asporto, insaccati, carni rosse, latticini molto grassi e dolciumi". Insomma, il legame tra la condizione e il men? dei giovanissimi esiste, e deve far riflettere."Un modello alimentare occidentale pu? indicare che l'adolescente presenta un profilo di acidi grassi non ottimale, mentre una dieta pi? ricca di omega-3 ? ritenuta benefica per la salute mentale e la funzione cerebrale", scrivono i ricercatori. Non solo. "Potrebbe anche essere che il modello alimentare occidentale non fornisca abbastanza micronutrienti essenziali, necessari proprio per le funzioni cerebrali, in particolare per l'attenzione e la concentrazione". Nel mirino dei ricercatori anche i coloranti e gli additivi di cui sarebbe pi? ricca una dieta 'western syle', sostanze gi? associate a un aumento dei sintomi di Adhd. Insomma, questo studio suggerisce che la dieta possa essere implicata nell'iperattivit?. Ma sono necessarie ulteriori ricerche per determinare la natura della relazione 'fotografata' dal team.

Fonte: Univadis

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