(27-08-10) Sistolica discriminante su rischio ricovero
Nei pazienti con insufficienza cardiaca sistolica cronica allo stadio
avanzato, un valore di sistolica (Sbp) pari o inferiore a 120 mmHg risulta
associato a un aumento del rischio di ospedalizzazione per insufficienza
cardiaca ma non al rischio di mortalit? per tutte le cause. Questo il verdetto
del Beta-Blocker Evaluation of Survival Trial (Best) che ha arruolato 2.706
partecipanti con scompenso cardiaco in classe III-IV secondo la classificazione
della New York Heart Association e con una frazione di eiezione ventricolare
sinistra = 35%. Di questi pazienti 1.751 avevano una Sbp = 120 mmHg (in
mediana 108) e 955 una Sbp > 120 mmHg (in mediana 134). Il propensity score per
Sbp > 120 mmHg, calcolato per ogni paziente, ? stato utilizzato per formare una
coorte combinata di 545 paia di pazienti con valori di Sbp = 120 mmHg o > 120
mmHg considerando 65 caratteristiche registrate al basale. I partecipanti allo
studio, di cui il 24% di sesso femminile e il 24% afro-americani, sottoposti a
un follow-up di 4 anni, avevano un'et? media di 65 /- 12 anni. Le percentuali
di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca si sono attestate sul 38% e 32%
rispettivamente tra i pazienti con Sbp = 120 e > 120 mmHg (Hazard Ratio per i
pazienti con Sbp = 120 vs > 120 mmHg: 1,33). Nei pazienti accoppiati con Sbp
= 120 e > 120 mmHg il decesso per tutte le cause ? occorso rispettivamente
nel 28% e nel 30% dei casi (Hazard Ratio per i pazienti con Sbp = 120 vs >
120 mmHg: 1,13).
Am J Cardiol, 2010; 106(2):221-7
Fonte: teamsalute.it
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