(15-09-10) Studio rivela, la memoria fa 'cilecca' piu' in lui che in lei
(Adnkronos Salute) - La memoria fa 'cilecca' pi? nell'uomo che nella donna,
con passare delle stagioni. Lo rivela uno studio della Mayo Clinic pubblicato
sulle pagine di 'Neurology', la rivista dell'American Academy of Neurology.
Sotto la lente dei ricercatori Usa, guidati da Ronald Petersen, il decadimento
cognitivo lieve ovvero uno dei problemi tipici dell'invecchiamento. Col
trascorrere degli anni la memoria inizia a perdere smalto, e a volte i segni di
questa perdita sono maggiori di quelli caratteristici di un normale tasso di
invecchiamento. In questo caso si parla di decadimento cognitivo lieve,
disturbo che pu? essere un apripista alla malattia dell'Alzheimer. Ebbene, i
ricercatori della Mayo Clinic hanno osservato che l'incidenza di questo
problema ? 1,5 volte superiore negli uomini. Non solo. Brutte notizie anche per
i single e per chi non ha trascorso anni e anni sui libri: il decadimento
cognitivo lieve ? infatti pi? diffuso in chi non ha un alto livello di
istruzione e tra quanti non hanno mai messo la fede al dito. Per giungere a
questo risultato, sono state intervistate 2.050 persone tra i 70 e gli 89 anni
residenti a Olmstead County, in Minnesota. Oltre a interviste per valutare la
loro capacit? di ricordare, i 'nonni' arruolati sono stati sottoposti a test di
memoria e capacit? di pensiero. Lo studio ha dunque rilevato che il 14% dei
partecipanti presentava decadimento cognitivo lieve, il 10% demenza e il
restante 76% non aveva problemi sul fronte della memoria e della capacit? di
pensiero. Il decadimento cognitivo lieve era una realt? per il 19% degli
anziani di sesso maschile, contro il 14% delle 'nonne' alle prese con questo
disturbo."Se i risultati venissero confermati da altri studi - fa notare
Peterson - potremmo giungere alla conclusione che fattori legati al sesso
giocano un ruolo importante. Per esempio, potremmo verificare se negli uomini
il declino cognitivo si verifica prima ma ? poi pi? graduale, mentre le donne
subiscono un decadimento pi? in l? negli anni ma maggiormente repentino".
Fonte: Quotivadis.it
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