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Le ricerche di Gerona 2005

(02-05-06) Il rischio di infarto si eredita dalla mamma



Chi ha la madre cardiopatica rischia, pi? degli altri, e deve impegnarsi di pi? nela prevenzione

Il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari si eredita maggiormente da una madre cardiopatica che da un padre cardiopatico. Se poi entrambi i genitori ne soffrono, allora la probabilit? di ammalarsi ? massima. Gi? si sapeva che l?ereditariet? ? un fattore importante per certe malattie, ma ora si sa anche, grazie a uno studio svedese che sar? pubblicato a giugno sull?American Journal of Preventive Medicine, che le ?colpe? maggiori ce le hanno le mamme.
REGISTRI STATALI- I ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma hanno creato un database utilizzando i dati di vari registri statali (del censo, delle cause di morte, delle dimissioni dagli ospedali) e hanno ricostruito la storia medica di tutti gli svedesi, uomini e donne, nati a partire dal 1932, incrociandola con quella dei loro genitori. In totale hanno individuato 10.946 uomini e 3.281 donne con la madre e/o il padre affetti da cardiopatie e li hanno messi a confronto con persone, paragonabili per et?, sesso, occupazione, ma con genitori ?immuni? da cardiopatia. Risultato: per gli uomini il pericolo aumenta del 55 per cento quando c?? di mezzo la madre, del 41 quando c?entra il padre. Il rischio raddoppia se entrambi i genitori sono ammalati. Per le donne la situazione ? leggermente diversa: rischio aumentato rispettivamente del 43 e del 17 se, rispettivamente, sono cardiopatici la madre e il padre; dell? 82 per cento per entrambi i genitori.
GENI E AMBIENTE Perch? il pericolo maggiore viene dalla madre? Secondo i ricercatori la madre non trasmette soltanto un rischio genetico, ma anche un ?rischio ambientale?. ?I bambini ? spiega Pristina Sundquist, uno degli autori della ricerca ? tendono a trascorrere pi? tempo con la mamma che con il pap? e pi? facilmente ne possono imitare i cattivi comportamenti che riguardano l?alimentazione, l?abitudine al fumo o l?inattivit? fisica, tutti fattori di rischio cardiovascolari?.
PREVENZIONE ?AGGRESSIVA?- I risultati della ricerca svedese hanno un risvolto pratico. Spesso i medici hanno difficolt? a suggerire un trattamento farmacologico a persone con un rischio cardiovascolare intermedio, cio? a persone con una pressione del sangue poco sopra i limiti normali oppure con valori aumentati, anche se non eccessivamente elevati, di colesterolo nel sangue. Una madre cardiopatica va ora ad aggiungersi a questi fattori di rischio e dovrebbe suggerire una prevenzione del rischio pi? aggressiva. Con i farmaci, ma anche suggerendo un cambiamento dello stile di vita.
Adriana Bazzi

Fonte: corrieredellasera.it

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