(18-09-10) Il pomodoro (cotto) protegge la prostata
Se cucinato intero, con semi e buccia, il re della cucina mediterranea mostra un'efficace attivit? antitumorale
MILANO - Intero, con buccia e semi compresi, e cotto: cos? va portato in tavola il pomodoro per proteggere la salute maschile. Da tempo il re della cucina mediterranea ? studiato per le sue propriet? anticancro, soprattutto per uno dei suoi componenti, il licopene. Ora per? uno studio italiano sostiene che il pomodoro nella sua interezza sia molto pi? efficace dei singoli micronutrienti nella prevenzione del tumore della prostata.
LA SALSA MEGLIO DI UNA PASTICCA - La dimostrazione delle virt? del pomodoro cotto proviene da uno studio su modelli animali condotto dagli esperti del Centro Scienze dell'Invecchiamento dell'universit? di Chieti, in collaborazione con l'universit? Federico II di Napoli, e pubblicato sulla rivista . Cos? Manuela Iezzi, ricercatrice del centro abruzzese, spiega come pu? essere che a livello di prevenzione il sugo sia pi? interessante di un integratore: ?Abbiamo appurato che una dieta arricchita con pomodoro intero, specie se cotto e con la buccia, come accade nelle pi? tipiche preparazioni della cucina mediterranea, riduce lo sviluppo dei tumori della prostata e i fattori infiammatori coinvolti nel processo tumorale. Molto pi? di quanto pu? accadere assumendo un solo componente, come il licopene?.
PROTEZIONE ANTICANCRO - I ricercatori dell'Universit? di Chieti hanno simulato su topi da laboratorio manipolati geneticamente gli stadi di un tumore della prostata umano. Una parte degli animali ? stata nutrita con estratto di pomodori cotti della variet? "ciliegino", in quantit? pari al 10 per cento della dieta giornaliera. In questo gruppo di soggetti la sopravvivenza ? aumentata (dall'11 al 67 per cento), il tumore ? evoluto pi? lentamente, c'? stata una maggiore attivit? antiossidante e un minor livello nell'organismo dei marcatori dell'infiammazione (quest'ultimo ? un processo particolarmente importante nella formazione dei tumori che colpiscono la ghiandola prostatica). ?L'indagine ? stata finanziata da programmi di ricerca di sviluppo industriale che vedono la collaborazione del settore pubblico e di alcune aziende alimentari - spiega ancora Manuela Iezzi - ed ? servita, fra l'altro, a provare che non tutte le preparazioni e non tutte le qualit? di pomodoro offrono gli stessi benefici in termini di chemioprevenzione?.
ALIMENTI AMICI - Il tumore della prostata ? la seconda forma di cancro pi? diffusa fra gli uomini (dopo quello al polmone) e la prima nei Paesi pi? ricchi. Oltre ai pomodori, i nutrienti pi? spesso studiati in relazione ai tumori prostatici sono il t? verde (ricco di polifenoli antiossidanti), la soia, la melagrana, oltre a singoli nutrienti come il selenio, la vitamina D e la vitamina E. I risultati non sono univoci, ma gli esperti concordano sugli effetti protettivi di una dieta equilibrata e varia, ricca di frutta e verdura.
Fonte: Donatella Barus
(Fondazione Veronesi)
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