(08-10-10) Emicrania e obesita' circolo vizioso, una causa l'altra e viceversa
(Adnkronos Salute) - Mal di testa e obesit? legate a doppio filo. Se da un
lato l'emicrania pu? 'appesantire' chi ne soffre, anche a causa dei farmaci
utilizzati, dall'altro gli stessi chili di troppo aumentano la gravit? e la
durata degli attacchi di emicrania, favorendo l'evoluzione del disturbo in un
problema cronico. A spiegare il circolo vizioso ? Lorenzo Pinessi, past
president della Societ? italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), oggi a
Milano per presentare il 24esimo Congresso nazionale Sisc, in programma a
Caserta dal 30 settembre al 3 ottobre. L'emicrania ? la forma pi? frequente di
cefalea primaria, ricorda l'esperto, direttore della Clinica neurologia II e
del Centro cefalee dell'universit? di Torino-ospedale Le Molinette. In Italia
colpisce 8-9 milioni di persone e si stima che il 20-30% del totale, quindi 3-5
milioni di emicranici, siano anche obesi o sovrappeso. Una quota di malati 'XL'
che comprende anche chi ingrassa a causa dei farmaci usati in profilassi: beta-
bloccanti come il propranololo e calcioantagonisti come la flunarizina, che
possono 'regalare' a chi li assume fino a 6 chili in pi?. Ma se l'emicranico
ingrassa, i medicinali non sono gli unici imputati. Uno studio condotto dal
Dipartimento di neuroscienze dell'ateneo torinese, infatti, ha scoperto nei
malati di emicrania un'alterata capacit? di risposta all'insulina, l'ormone che
regola i livelli di zucchero nel sangue. In sintesi, l'emicranico mostra
un'insulinoresistenza simile a quella che apre le porte al diabete di tipo 2 e
che favorisce l'accumulo di grasso. "Queste considerazioni possono aprire
interessanti prospettive terapeutiche - assicura Pinessi - Il paziente
emicranico che segue uno stile di vita sano (dieta corretta, attivit? fisica
moderata e regolare) pu? infatti ridurre in maniera significativa sia lo stato
di insulinoresistenza, migliorando tutti i parametri metabolici, sia l'eccesso
di peso, diminuendo anche l'intensit? e la gravit? degli attacchi di cefalea".
Inoltre, sottolinea il neurologo, "stiamo valutando l'efficacia di alcuni
farmaci ipoglicemizzanti che migliorano la sensibilit? all'insulina, per
controllare meglio sia la resistenza all'insulina che l'emicrania stressa".
Fonte: quotivadis
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