(20-10-10) La riduzione di peso nei pazienti con diabete di tipo 2 permette di ridurre il rischio cardiovascolare
La maggior parte dei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 sono in
sovrappeso o obesi, e la relazione tra obesit?, soprattutto quella del
compartimento viscerale, ed il rischio di sviluppare diabete ? ben
riconosciuta.
L?eccessivo tessuto adiposo ? associato a resistenza all?insulina e all?
aumentata espressione delle citochine proinfiammatorie e dei fattori
protrombotici.
Tutto ci? contribuisce ad elevare il rischio di malattia coronarica.
L?obesit? addominale, o eccesso di adiposit? viscerale, ? stata associata a
diversi fattori di rischio ( ipertensione, ipertrigliceridemia, bassi livelli
di colesterolo HDL, alterata glicemia a digiuno ), che sono manifestazioni
della sindrome metabolica.
Il cambiamento dello stile di vita ? il primo approccio nel management (
gestione ) dell?obesit? e della sindrome metabolica.
Tuttavia, se i pazienti non sono in grado di raggiungere una perdita di peso
del 5-10% e a migliorare i fattori di rischio cardiometabolici solamente con il
cambiamento dello stile di vita, si dovrebbe prendere in considerazione il
trattamento farmacologico.
I farmaci approvati, o in procinto di essere approvati, sono la Sibutramina (
Reductil / Meridia ), l?Orlistat ( Alli / Xenical ), ed il Rimonabant (
Acomplia / Zimulti ).
Anche il farmaco per il diabete di tipo 2, Metformina ( Glucophage ), permette
di ridurre il peso corporeo. ( Xagena2007 )
Fonti:
Lee M, Aronne LJ, Am J Cardiol 2007; 99 ( 4A ): 68B-79B
Endo2007 Farma2007
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