(28-10-10) Pesce alleato della prostata malata
Nuovi dati indicano che in chi ha gi? sviluppato il tumore il consumo di prodotti ittici pu? migliorare la prognosi
MILANO - Se le potenzialit? preventive del pesce nei confronti del diffuso tumore della prostata sono ancora controverse, non si pu? dire altrettanto quando il cancro ha gi? colpito. Secondo una rassegna canadese degli studi sul tema, pubblicata sull?, pare proprio che mangiare spesso pesce quando ormai il tumore si ? gi? sviluppato possa ridurre il rischio che si formino metastasi e la mortalit?.
BENEFICI - Fino ad ora diversi studi hanno evidenziato che il consumo regolare di pesce comporta alcuni benefici per la salute tra cui una riduzione del rischio di avere un infarto o un ictus, tuttavia ? ancora poco chiaro il suo ruolo nei confronti del tumore della prostata. Per cercare di chiarire questo punto i ricercatori canadesi hanno analizzato una trentina di studi sul tema giungendo alla conclusione che il pesce non sarebbe di grande aiuto nella prevenzione di questo tumore, ma gioverebbe una volta che la malattia si ? sviluppata. In particolare, dai dati raccolti emerge che gli uomini che mangiano spesso pesce hanno un rischio ridotto del 44 per cento di sviluppare metastasi nonch? un rischio ridotto del 63 per cento di soccombere per colpa del cancro.
MECCANISMI - Secondo i ricercatori canadesi gli effetti benefici del pesce potrebbero essere legati all?azione antinfiammatoria degli oli di pesce in grado di contrastare la progressione del tumore. Alcuni studi precedenti hanno infatti evidenziato che i grassi buoni del pesce, i ben noti omega-3, sono in grado di ridurre la progressione del tumore riducendo l?infiammazione e attraverso altri meccanismi.
QUANTIT? - ?Possiamo senz?altro dire che mangiare pi? spesso pesce pu? offrire dei benefici, purtroppo per? non sappiamo quante sono le porzioni ideali? puntualizza Konrad M. Szymanski della McGill University di Montreal, uno degli autori dello studio. L?impossibilit? di dare delle indicazioni precise, spiegano i ricercatori, deriva dall?eterogeneit? degli introiti di pesce considerati nei diversi studi. Tuttavia, considerando che mangiare spesso pesce ? un toccasana per la salute in generale, sarebbe utile raccomandarne un consumo maggiore negli uomini. ?Il tumore della prostata ? una malattia molto comune - fa notare Szymanski - e se anche l?impatto del consumo di pesce su di essa fosse modesto, la promozione di una politica di implementazione al suo consumo relativamente economica e facile potrebbe avere complessivamente delle ricadute importanti?. Insomma via libera al consumo di pesce, ricordano di variare comunque la tipologia e di abbinarlo ad altri alimenti benefici, a partire da frutta e verdura.
Fonte: Antonella Sparvoli ( Corriere della sera.it)
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