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Le ricerche di Gerona 2005

(29-10-10) Diagnosi di tumore della prostata: come e quando modifica il rischio di suicidio



20/10/10,09:00, Novita a cura di Paolo Spriano - Medico di Medicina Generale (Milano)

Key words: prostata, rischio suicidio

Mentre l'incidenza del cancro della prostata nei paesi occidentali ? raddoppiata negli ultimi 30 anni, la sua mortalit? ? rimasta invariata e sullo screening con il PSA gli esperti sono divisi sui potenziali benefici e rischi. Nei casi di diagnosi di tumore della prostata l'efficacia dei trattamenti pu? essere correlata alla loro tempestivit? di esecuzione, sempre nell'incertezza di possibili conseguenze rilevanti come impotenza ed incontinenza urinaria nel caso di prostatectomia e con un'elevata morbidit? nel caso di cancro della prostata metastatico che comprende tra l'altro anemia, perdita di peso, fratture patologiche, compressione del midollo spinale, dolore, ematuria e insufficienza renale cronica. Quindi un paziente che riceve la diagnosi di tumore della prostata ? comunque sottoposto ad un evento stressante che andrebbe opportunamente considerato da parte del medico nell'ambito di una crescente evidenza che eventi di vita che provocano stress al paziente possono aumentarne il rischio di ammalare o di morire per malattie cardiovascolari o malattie mentali.
Il suicidio rappresenta 1,5% di tutti i decessi ed ? la decima causa di morte nel mondo. Il suicidio non ? la conseguenza di una singola causa o fattore di stress, ma a determinarlo concorrono numerosi fattori. Di solito un evento esterno innesca il suicidio in soggetti psicologicamente labili. Negli uomini anziani, il suicidio ? fortemente legata al disturbo psichiatrico, con la depressione come fattore principale. La rigidit? cognitiva e i tratti ossessivi sembrano aumentarne il rischio, probabilmente perch? minano la capacit? degli anziani di affrontare le sfide dell'invecchiamento della popolazione, che spesso richiedono modifiche sostanziali. Le malattie fisiche, i lutti e la perdita di indipendenza sono altri fattori importanti.
Alcuni studi recenti1,2,3 hanno dimostrato un'associazione significativa tra la diagnosi di cancro alla prostata e l'aumento dell'incidenza di suicidio. Nel primo studio svedese1, il rischio di suicidio tra gli uomini con nuova diagnosi di cancro alla prostata ? stata valutata durante il primo anno dopo la diagnosi formulata tra il 1961 e il 2004 ed ? stato osservato un rischio relativo di suicidio di 2,6 (IC 95% 2,1-3,0) tra gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata rispetto agli uomini senza cancro durante il primo anno dalla diagnosi. In questo studio non era possibile discriminare tra i casi diagnosticati clinicamente e quelli dopo screening con il PSA. Nel secondo studio effettuato negli Stati Uniti2 il rischio di suicidio era 1,4 volte maggiore tra gli uomini nel primo anno dopo una nuova diagnosi di cancro alla prostata formulata tra il 1979 e il 2004. Il rischio era aumentato nel gruppo di uomini che avevano avuto una diagnosi in era pre-PSA rispetto agli altri, mentre gli uomini con una diagnosi di carcinoma metastatico della prostata il rischio era aumentato rispetto a coloro che avevano una malattia loco-regionale. L'ultimo studio svedese3 ha esaminato la possibilit? di aumento del rischio di suicidio tra gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata dopo un test positivo del PSA. I risultati non hanno documentato un aumentato rischio nei soggetti con una diagnosi precoce di cancro alla prostata non palpabile rilevato solo con PSA, mentre il rischio era raddoppiato negli uomini con diagnosi di tumore localmente avanzato o metastatico con un RR=1,5 (IC 95% 1,3-1,8) nel corso del primo anno dalla diagnosi tra tutti i pazienti con cancro prostatico di nuova diagnosi rispetto alla popolazione generale.
Il risultato univoco derivato dai tre studi ? che uomini con cancro prostatico localmente avanzato e metastatico sono ad aumentato rischio di suicidio durante l'anno che segue alla diagnosi. Quindi anche se il suicidio si manifesta solo in una piccola percentuale di soggetti con ansia grave, disturbi dell'umore o depressione, questi risultati meritano considerazione. L'attenzione del team di cura viene richiamata sul peso di questi sintomi e su comunicazione e spiegazione accurate di malattia, trattamento e prognosi. In conclusione queste evidenze orientano i mmg e gli specialisti urologi e oncologi a considerare le tecniche di counseling psicologico per avviare uno screening precoce del cancro della prostata in uomini asintomatici e per monitorare correttamene la salute psichica dei pazienti di nuova diagnosi di cancro alla prostata sintomatici al fine di saper individuare i soggetti ad aumentato rischio di suicidio.
Bibliografia
1. Fall, K. et al. Immediate risk for cardiovascular events and suicide following a prostate cancer diagnosis: prospective cohort study. PLoS Med. 6, e1000197 (2009)
2. Fang, F. et al. Immediate risk of suicide and cardiovascular death after a prostate cancer diagnosis: cohort study in the United States. J. Natl Cancer Inst. 102, 307?314 (2010).
3. Bill-Axelson, A. et al. Suicide risk in men with prostate-specific antigen-detected early prostate cancer: a nationwide population-based cohort study from PCBaSe Sweden. Eur. Urol. 57, 390?395 (2010).

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