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Le ricerche di Gerona 2005

(10-11-10) Asma: inutile aumentare i corticosteroidi nelle esacerbazioni



Nei pazienti adulti asmatici in trattamento di mantenimento quotidiano con
corticosteroidi inalatori (Ics), la decisione personale di aumentare le dosi
fino a 1.000-2.000 mcg al giorno nelle fasi iniziali della riacutizzazione non
si associa a una riduzione statisticamente significativa del rischio di
esacerbazioni che richiedano una terapia orale di salvataggio con
corticosteroidi. L'evidenza scaturita dagli studi effettuati nei bambini ?
invece molto piccola; appare pertanto necessario approfondire le ricerche
soprattutto in et? pediatrica. ? quanto emerge da un'indagine Cochrane,
effettuata da Francine M. Ducharme, del dipartimento di Pediatria presso
l'ospedale universitario Sainte-Justine di Montr?al, e collaboratori, sugli
studi randomizzati che hanno posto a confronto la strategia di incremento della
dose quotidiana di Ics con la continuazione della stessa dose di Ics nel
management a domicilio delle esacerbazioni asmatiche nei bambini o negli adulti
con asma persistente in terapia di mantenimento con Ics. Sono stati presi in
considerazione cinque trial clinici randomizzati per un totale di 1.250
pazienti (28 bambini e 1.222 adulti) affetti da asma leggero/moderato. La dose
quotidiana media al basale era pari a 555 mg e la dose media quotidiana
ottenuta a seguito dell'aumento delle dosi raggiungeva i 1.520 mg (range 1.000-
2.075 mg). Tre studi effettuati in gruppi paralleli negli adulti, per un totale
di 1.080 pazienti, hanno fornito dati relativi all'outcome primario. Nei
pazienti randomizzati all'incremento di Ics, rispetto a quelli che non hanno
modificato le dosi, non ? stata registrata una significativa riduzione della
necessit? del ricorso alla terapia di salvataggio con corticosteroidi (odds
ratio: 0,85). Non ? emersa nemmeno una differenza significativa in termini di
rischio globale di eventi avversi di gravit? contenuta associati all'aumento
delle dosi; in questo caso, per?, l'ampio intervallo di confidenza riportato
dagli autori non permette di formulare una conclusione definitiva. Non sono
stati riportati eventi avversi severi.

Fonti:
Cochrane Database Syst Rev, 2010; 10:CD007524
doctornews33

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