(12-11-10) Anemia predispone ischemia ricorrente del miocardio
Una condizione di anemia potrebbe predisporre i pazienti con sindrome
coronarica acuta a ischemia ricorrente del miocardio, a sua volta importante
causa di outcome peggiori nei soggetti con bassi livelli di emoglobina.
L'ipotesi - avanzata da Melissa Rousseau, della divisione di Cardiologia
dell'ospedale universitario St. Michael's di Toronto (Canada), insieme ad altri
ricercatori coinvolti nel trial Interact (Integrilin and enoxaparin randomized
assessment of acute coronary syndrome treatment) - si basa su quanto osservato
in 705 soggetti con sindrome coronarica acuta senza sovraslivellamento ST,
sottoposti a monitoraggio elettrocardiografico per 48 ore. Il campione ? stato
stratificato sulla base dei livelli di emoglobina rilevati alla presentazione:
<120 g/L, da 120 a 139 g/L, da 140 a 159 g/L e >160 g/L, misurati
rispettivamente in 64, 259, 315 e 67 pazienti. I tassi corrispondenti di
ischemia ricorrente (outcome primario, definito come spostamento del tratto ST
al monitoraggio elettrocardiografico) sono stati 39,1%, 22,0%, 15,6% e 11,9%.
Un livello inferiore di emoglobinemia ? risultato associato a et? avanzata,
comorbilit? e a un pi? elevato punteggio di rischio Grace. Dopo correzione per
tutte queste variabili confondenti, un basso livello emoglobinico ha mantenuto
un'associazione significativa indipendente con l'ischemia ricorrente del
miocardio.
Fonti:
Am J Cardiol, 2010 Sep 28. [Epub ahead of print]
doctornews33
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