(04-12-10) Il sonno, la dieta e l'adiposit
Numerosi studi recenti, sono focalizzati sul chiarimento della possibile
relazione esistente tra il sonno, il pattern dietetico abituale e la
composizione corporea del soggetto in sovrappeso o obeso. Pi? precisamente, la
durata del sonno notturno, ? emersa come fattore di rischio indipendente per
l'insorgenza di sovrappeso e obesit?.
Perch? la dieta funzioni si deve dormire di pi?
E' stata scoperta, in soggetti sovrappeso sottoposti a un regime restrittivo
(1450 Kcal/die), un'associazione diretta tra le ore notturne di sonno e la
perdita di peso in termini di massa magra, ma non era lo stesso per la massa
grassa. Questo, nella sostanza, ? il risultato di un recente esperimento
condotto da un gruppo di ricercatori dell'University of Chicago (Illinois,
USA). Lo scopo primario dello studio era quello di verificare se una
restrizione delle ore di sonno (da 8 ore a 5.5) potesse attenuare gli effetti
di una dieta restrittiva sulla riduzione dell'adiposit?. E cos? si ? di fatto
dimostrato che il peso calava comunque, ma quando gli stessi soggetti dormivano
di meno, la perdita di peso era quasi totalmente a carico della massa magra. In
altri termini, la riduzione delle ore di sonno vanificava, in qualche modo, i
sacrifici fatti per la dieta restrittiva.
Un review dei lavori pubblicati sul tema: meno ore di sonno, uguale tendenza
al guadagno in peso, ? stata pubblicata da un gruppo di ricercatori danesi del
Department of Human Nutrition (Faculty of Life Sciences) dell'University of
Copenhagen. Questi studiosi revisionando le ultime evidenze della letteratura,
pongono l'accento sulle modificazioni a livello delle secrezioni neuroendocrine
che si verificano durante il sonno. Una riduzione delle ore di sonno,
porterebbe a: un aumento del tono simpatico, un'elevazione della concentrazione
plasmatica di cortisolo, un decremento dei livelli della leptina (ormone della
saziet?) e contemporaneamente, a un aumento dei livelli di grelina che stimola
l'appetito, attraverso l'aumento del senso di fame. La risultanza di un aumento
di peso in abbinamento con la restrizione del sonno, secondo i danesi, non
consentirebbe un profilo metabolico di riposo, quello che fisiologicamente
facilita il controllo dell'appetito. Inoltre, meno si dorme e pi? tempo si pu?
dedicare a stili di vita sregolati, nei quali il tempo occupato mangiando si
allunga. E' di conseguenza pi? difficile tenere sotto controllo l'appetito e il
peso. Tuttavia saranno necessarie ricerche pi? approfondite allo scopo di
evidenziare se, in soggetti obesi prima deprivati dal sonno, un successivo
allungamento delle ore di sonno, possa influenzare il controllo dell'appetito
e/o una riduzione dell'adiposit?.
In sintesi, i due studi citati, suggeriscono e confermano l'ipotesi primaria
per quanto riguarda la relazione inversa esistente tra ore di sonno e tendenza
all'obesit?. Nella stessa direzione, ? anche molto probabile che durante un
regime restrittivo, il mantenimento di almeno 8 ore di sonno per notte, possa
influenzare la composizione corporea a favore della perdita di massa grassa. In
altri termini, oltre ad osservare una dieta restrittiva, chi desidera perdere
grasso dovrebbe forse dormire di pi?? Tutto ci? ? molto interessante, ma dato
che la sedentariet? alimenta l'obesit?, ? ancora prematuro ipotizzare un nesso
tra un maggior tempo dedicato al sonno e la perdita di peso.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonti: Penev PD et al. Insufficient sleep undermines dietary efforts to reduce
adiposity. Ann Intern Med. 2010 Oct 5;153(7):435-41. http://www.ncbi.nlm.nih.
gov/pubmed/20921542
Sj?din A et al. Do all sedentary activities lead to weight gain: sleep does
not. Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2010 Nov;13(6):601-7 http://www.ncbi.nlm.
nih.gov/pubmed/20823775
Commento del Dr. Parisi : Certo tutto l? articolo con i due a cui si fa riferimento sono interessanti ma l? affermazione che la sedentariet? alimenti l? obesit? non ? sempre per B. Sears , l? inventore della Zona, una ovvia e scientifica verit?. Infatti le persone geneticamente predisposte, per una ridotta sensibilit? all? insulina, accumulano grasso nelle cellule adipose, ma nello stesso tempo non riescono a liberarlo ( la cosiddetta trappola del grasso in persone geneticamente predisposte ) quando occorre, per fornire energia all? organismo sotto forma di ATP . In questi casi mangiare meno ?ridurrebbe la quota di ATP prodotta? e fare pi? moto provocherebbe un pi? ?rapido impiego delle riserve esistenti di ATP?. ( Bisogna invece superare il solito ritornello : mangiare meno e fare pi? moto!! La sola via per superare la trappola del grasso nel lungo periodo ? quella di mangiare correttamente per cercare di mantenere l? insulina in un preciso intervallo di valori : non troppo alta n? troppo bassa ! Questo ? l? obiettivo dell? alimentazione Zona. ( e non farla scendere drasticamente come succede per es. con la dieta Atkins!).
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione