(12-12-10) Le false promesse delle diete e l?effetto yo-yo
Si avvicina il Natale e si diffondono le pubblicazioni sui vari metodi per
dimagrire prima e dopo le abbuffate di fine mese. Il mercato chiede diete
rapide, efficaci e durature nel risultato. Eppure si sa che tutti i chili persi
male, troppo in fretta e soltanto riducendo drasticamente la quantit? di cibo,
sono destinati a ritornare con il famigerato effetto yo-yo. Secondo recenti
ricerche dell'universit? della Pennsylvania, pubblicate da The Journal of
Neuroscience, i topi sottoposti a restrizioni caloriche dimagriscono,
ovviamente, proprio come gli umani, ma sviluppano anche un aumento di
corticosterone, l'ormone dello stress, mostrando anche comportamenti
depressivi. ?Il meccanismo ? elementare - premette Andrea Ghiselli, medico e
dirigente di ricerca Inran - se si mangia meno senza aumentare l'attivit?
fisica, che vuol dire anche solo una bella passeggiata, si consuma anche massa
magra, muscolo. E poich? il metabolismo basale ? legato per buona parte proprio
all'attivit? muscolare, si abbassa anche quello. Il risultato ? che con un
metabolismo pi? basso sei costretto a mangiare sempre meno per non ingrassare?.
Il New York Times ha riportato con enfasi la modifica del calcolo-punti della
dieta Weight Watchers che adesso assegna zero punti a frutta e alla maggior
parte dei vegetali che possono essere mangiati a volont?, mentre deve ridursi
la quantit? degli alimenti lavorati.
Da rivedere al ribasso ? anche la componente in grassi nella nostra
alimentazione, in continuo aumento se si pensa che la quota di energia da
grassi nella nostra dieta oggi ? del 37% mentre qualche decennio fa era di
quasi dieci punti in meno. Sono aumentati soprattutto i grassi nascosti nella
carne, formaggio, salumi e dolci.
Barry Sears, l'inventore dell'ormai trentennale dieta a zona, biochimico e
ricercatore specializzato nel controllo ormonale attraverso il cibo, ha fatto
tappa a Milano per tenere corsi di formazione. La sua strategia alimentare ha
milioni di fans, tra cui alcune dive del cinema americano. Gli elementi
fondamentali sono frutta e verdura, carni bianche o pesce e un giro d'olio
d'oliva. La quantit? di carne bianca o pesce non si deve pesare, ma bisogna
prendere il palmo della nostra mano come riferimento per la misura perfetta
delle proteine che possiamo permetterci ad ogni pasto. Si devono fare spuntini
tra un pasto e l'altro, ma niente pasta, pizza o riso. ?Non escludo che una
persona possa, ogni tanto, concedersi 25 grammi di pasta o un bocconcino di
pane. Ma chi segue la mia dieta, poi sta alla larga da pasta e pizza: sono
fonti di squilibrio. La sonnolenza che viene dopo lauti pasti, la dice lunga
sulla fatica che fa il fisico per smaltire quei macigni?, spiega Sears.
Fonte: edott.it
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