(14-12-10) 9 italiani su 10 temono malattie croniche ma non cambiano abitudini
Roma, 9 dic. (Adnkronos Salute) - Salutisti a parole ma pigri nei fatti. E' il paradosso degli italiani che continuano a condurre stili di vita scorretti, nonostante quasi il 90% tema fortemente malattie croniche a lungo termine. E' la fotografia che emerge dalla nuova ricerca internazionale sui servizi sanitari 'Bupa Health Pulse 2010' realizzata dalla London School of Economics. Secondo i dati che ci riguardano pi? da vicino, oltre la met? degli italiani (54%) ammette di fare attivit? fisica solo per un?ora o meno alla settimana, mentre in linea con la media internazionale 7 connazionali su 10 (71%) bevono alcolici e quasi un terzo fuma (30%).Eppure l?86% ? preoccupato di sviluppare in futuro una malattia cronica: oltre un terzo degli italiani (37%) teme il cancro, mentre meno di uno su dieci (8%) si preoccupa di malattie cardiache e diabete (5%). Lo studio 'Bupa Health Pulse 2010', promosso dal maggiore gruppo di assicurazione sanitaria per espatriati, ha coinvolto oltre 12.000 persone in tutto il mondo e pi? di mille in Italia, analizzando gli atteggiamenti e le percezioni delle malattie croniche. "Sembriamo essere consapevoli della diffusione delle malattie croniche nella societ?, ma non facciamo abbastanza - ha commentato Sneh Khemka, direttore medico di Bupa International - per ridurre il rischio di sviluppare una condizione patologica a lungo termine". ? interessante notare anche "come le persone si preoccupino molto pi? del cancro che di altre malattie: eppure - aggiunge Sneh Khemka - le patologie cardiovascolari uccidono un maggior numero di persone. Dovremmo cominciare a realizzare che possiamo aumentare le nostre chance di evitare queste malattie cambiando il nostro stile di vita". In linea con questi dati, il Rapporto di approfondimento "Malattie croniche: una prospettiva internazionale" - in cui ricercatori della London School of Economics esaminano le malattie croniche e contestualizzano i risultati di Bupa Health Pulse 2010 - rivela le dimensioni e l?impatto delle malattie croniche nella societ?. "Le malattie croniche - dichiara Julien Forder, ricercatore superiore, London School of Economics - sono la causa principale di morte e disabilit? in tutto il mondo e causano il 60% di tutti i decessi. Il peso economico di queste malattie ? notevole, anche alla luce dei costi di assistenza e della perdita di produttivit?. Quello che preoccupa ? che molte di queste malattie si possono prevenire". "Sappiamo dalla ricerca - continua - che l?attivit? fisica ? uno dei cambiamenti dello stile di vita pi? efficaci per ridurre il rischio di sviluppare condizioni patologiche a lungo termine. Quasi un terzo delle malattie cardiovascolari (30%) e pi? di un quarto dei casi di diabete (27%) potrebbero essere evitati se tutti cominciassero a fare attivit? fisica". Gli italiani ammettono che il maggior impedimento a scegliere stili di vita pi? sani ? la mancanza di tempo (30%), mentre per il 17% ? la mancanza di motivazione.
Fonte: univadis
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