(14-12-10) In che modo lo stile di vita influisce sul consumo di alcol e sulle cardiopatie?
Contesto
Le patologie cardiovascolari contribuiscono in modo significativo alla
morbilit? e mortalit? legate all'alcol. Le diverse bevande alcoliche hanno
dimostrato di possedere effetti diversi sulle cardiopatie ischemiche,
nonostante non sia stato raggiunto un consenso sugli outcome a causa della
complessit? dello stile di vita, della dieta e dei fattori socio-economici
corrispondenti. Pochi studi hanno analizzato gli outcome cardiovascolari in
paesi il cui stile di vita e le abitudini relative al consumo di alcol sono
molto diversi.
In questo articolo vengono descritti gli effetti dei pattern del consumo di
alcol sulle cardiopatie ischemiche in Irlanda del Nord e Francia.
In questo studio sono stati analizzati i dati ottenuti da 9.778 uomini tra i
50 e i 59 anni, arruolati nella coorte del Prospective Epidemiological Study of
Myocardial Infarction (PRIME), che non presentavano una cardiopatia ischemica
all'inizio dello studio (n = 2.405 dall'Irlanda del Nord e n = 7.373 dalla
Francia). Sono stati valutati il consumo settimanale di alcol, l'incidenza del
consumo compulsivo (pi? di 50 g di alcol almeno un giorno a settimana),
l'incidenza del consumo regolare (almeno un giorno a settimana e meno di 50 g
di alcol in una sola occasione), il volume di alcol consumato, la frequenza del
consumo di alcol e i tipi di bevanda consumati. Sono stati registrati tutti gli
eventi coronarici verificatisi nel follow-up di 10 anni ed ? stata valutata
l'associazione tra le caratteristiche dell'inizio dello studio e l'incidenza
degli eventi coronarici maggiori e di angina.
Complessivamente, il 60,5% dei nordirlandesi e il 90,6% dei francesi inclusi
nell'analisi hanno affermato di consumare alcol almeno una volta alla
settimana.
Tra i consumatori di alcol, il 12% dei nordirlandesi ne facevano un uso
quotidiano rispetto al 75% dei francesi, con un consumo medio di alcol
rispettivo di 22,1 g/giorno e 32,8 g/giorno.
Il consumo compulsivo di alcol ? stato registrato nel 9,4% dei nordirlandesi e
nello 0,5% dei francesi.
Complessivamente, il 7,0% dei partecipanti ha sofferto di cardiopatie
ischemiche (il 3,3% di eventi coronarici maggiori e il 3,7% di angina).
L'incidenza annuale degli eventi coronarici maggiori ? stata di 5,63/1.000 anni-
persona in Irlanda del Nord e di 2,78/1.000 anni-persona in Francia.
Il rapporto di rischio non aggiustato per gli eventi coronarici maggiori in
Irlanda del Nord rispetto alla Francia ? stato di 1,76 (1,09 dopo
l'aggiustamento in base ai pattern di consumo di alcol e vino).
Il consumo compulsivo era associato a un raddoppio del rischio di eventi
coronarici maggiori rispetto al consumo normale.
Il consumo di vino ? stato associato a un rischio inferiore di eventi
coronarici maggiori (p < 0,05) rispetto al consumo di birra o di altri tipi di
alcol, indipendentemente dalla provenienza dei bevitori.
Conclusione
Il pattern di consumo regolare e moderato di alcol osservato in Francia ?
associato a un basso rischio di cardiopatia ischemica, mentre il consumo
compulsivo di alcol, riscontrato pi? diffusamente in Irlanda del Nord, implica
un rischio maggiore di cardiopatia ischemica. Il consumo di vino comporta un
rischio inferiore di eventi coronarici maggiori rispetto al consumo di altri
tipi di alcol.
Fonte: Ruidvavets JB, Ducimeti?re P, Evans A, et al. Patterns of alcohol consumption
and ischaemic heart disease in culturally divergent countries: the Prospective
Epidemiological Study of Myocardial Infarction (PRIME). BMJ. 2010;341:c6077.
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