(19-01-11) Stare troppo seduti fa male soprattutto al cuore
Uno studio dello University College London ha calcolato che trascorrere ogni giorno 4 ore davanti al piccolo schermo provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48% e fa salire del 125% il rischio di morire per malattie cardiache. Le perplessit? di Camici
di SARA FICOCELLI
ROMA - Non importa se andate in palestra tutti i giorni, se non fumate e siete astemi: la vera nemica del vostro cuore ? la televisione, se passate quattro ore al giorno davanti al piccolo schermo. In presenza di una simile abitudine, infatti, il rischio di attacchi cardiaci e malattie cardiovascolari aumenta in maniera esponenziale. A dirlo ? uno studio dello University College London, secondo cui trascorrere molto tempo davanti al televisore provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48%, mentre fa aumentare del 125% il rischio di morire per patologie cardiache. La tesi, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, ? il frutto di uno studio su 4.512 persone seguite per 4 anni, durante i quali 325 sono morte e 215 hanno avuto almeno una malattia cardiovascolare.
Confrontando i dati sulla salute a quelli sulla quantit? di ore passate davanti alla tv o al computer, i ricercatori hanno infatti riscontrato un incremento del rischio in coloro che ogni giorno stavano seduti per pi? di 4 ore; e ci? anche in assenza di comportamenti negativi come fumo o alcol e in presenza di abitudini positive come l'esercizio fisico. "Un modo per rimanere in salute ? diminuire il tempo che si trascorre seduti - ha spiegato uno degli autori, Emmanuel Stamatakis, del dipartimento di Epidemilogia e Salute pubblica - ; tre o quattro ore al giorno davanti alla tv sono troppe: oltre ad essere il modo pi? passivo e meno creativo per passare il tempo rappresenta anche un grosso rischio
per la salute".
Gli esperti italiani per? guardano a queste conclusioni con scetticismo. "I risultati di questo studio - spiega il professor Paolo Camici, direttore della Scuola di specializzazione in malattie cardiovascolari dell'Universit? Vita-Salute San Raffaele di Milano - sono ben confezionati, 'catturano' l'interesse di chi legge e si potrebbe facilmente dedurne che guardare la televisione fa venire il mal di cuore. Se per? ci si addentra nei dettagli del lavoro si scoprono particolari importanti, che fanno sorgere dei dubbi sulla validit? di questa affermazione".
In particolare, il professore fa notare che i volontari presi in esame dallo studio sono stati intervistati per telefono, dichiarando a voce il tempo che trascorrono abitualmente davanti al televisore, senza alcun controllo oggettivo sulla veridicit? delle loro dichiarazioni. In base ai risultati di questo sondaggio sono stati poi divisi in tre gruppi e si ? notato come coloro che guardano la tv pi? di 4 ore al giorno vadano pi? di frequente incontro a eventi cardiovascolari.
"Tuttavia - spiega Camici - guardando ai dettagli del lavoro, si nota come i componenti di quest'ultimo gruppo siano anche, in media, 4/5 anni pi? anziani degli altri, prevalentemente di sesso maschile e in maggior proporzione affetti da malattie croniche, pressione elevata e diabete. Dunque, anche se gli autori hanno introdotto misure statistiche per correggere queste differenze, il dato principale ? che i soggetti che pi? guardano la televisione hanno anche numerose altre ragioni per sviluppare malattie cardiovascolari. E, infine, il punto fondamentale ? che a determinare il maggior rischio per questi soggetti non ? la televisione in s?, quanto piuttosto il loro stare seduti pi? a lungo".
Secondo il rapporto del 2002 dell'Organizzazione mondiale della sanit? (OMS) esistono tuttavia alcuni fattori in grado di influenzare concretamente e in modo negativo la durata della vita di un uomo nei paesi industrializzati. Si tratta, in particolare, di aspetti determinati dal comportamento o dalle abitudini di vita degli individui e, quindi, da fattori modificabili come il fumo, l'uso di sostanze alcoliche, la vita sedentaria, il sovrappeso, il ridotto consumo di frutta e verdura e l'utilizzo di sostanze stupefacenti.
Il fumo, secondo il rapporto, si associa mediamente a una riduzione di 12,2 anni di vita, l'alcolismo a una riduzione di 9,2 anni e la vita sedentaria a 3,3 anni in meno di vita. Televisione o no, sembra che la chiave per mantenersi in buona salute sia dunque ancora una volta nascosta in un complesso di fattori che vanno dall'alimentazione allo stile di vita. Passando, naturalmente, per l'esercizio fisico quotidiano.
Fonte: www. Repubblica.it
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