(27-01-11) Forse sbadigliamo per amicizia
Secondo una recente teoria, lo sbadiglio ? contagioso perch? serve a
socializzare con il prossimo. Iniziamo a sbadigliare gi? nel ventre materno e
lo facciamo fino alla tarda vecchiaia, ma i meccanismi fisiologici e lo scopo
restano misteriosi. Le teorie in proposito non mancano, di recente se n'?
occupata anche la rivista Neuroscience & Biobehavioral Reviews, ma mancano le
prove sperimentali del fatto che siano corrette.
Pare che lo sbadiglio contribuisca a migliorare i livelli di ossigenazione nel
sangue e a diminuire quelli di biossido di carbonio, ma se esponiamo dei
soggetti a esalazioni contenenti alti livelli di biossido di carbonio non si
ottiene affatto un aumento nella frequenza degli sbadigli. Si sbadiglia pi?
frequentemente prima e dopo il sonno quindi, forse, sbadigliare ci serve a
rimanere svegli, ma l'EGG non ha dimostrato che lo sbadiglio produca un
maggiore senso di vigilanza nel cervello o nel sistema nervoso centrale.
I bambini di et? inferiore ai cinque anni non sono soggetti allo sbadiglio
contagioso, mentre gli esseri umani adulti, gli scimpanz?, le scimmie e i cani
lo sono. A quanto pare, prima che lo sbadiglio diventi contagioso si rende
necessaria una comprensione dello stato mentale altrui. Questa idea ? avallata
da osservazioni dirette effettuate con risonanza magnetica negli uomini:
osservare gli altri che sbadigliano attiva alcune aree cerebrali deputate
all'imitazione, all'empatia e al comportamento sociale.
Fonte: edott.it
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